Formazione e ricerca, accordo tra i geometri e il dipartimento di Ingegneria civile e ambientale dell’Università di Perugia

PERUGIA – Formazione e ricerca scientifica sono i due binari su cui cammina la convenzione che i Collegi dei geometri e geometri laureati di Perugia e Terni hanno firmato, lunedì 4 dicembre, con il Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale (Dica) dell’Università degli Studi di Perugia. Primo atto di questo percorso il progetto ‘Casa sicura: tecniche antisismiche innovative nella tradizione delle costruzioni’, presentato nella stessa occasione. Condotto dal Dica, il progetto intende studiare il comportamento, verificare l’efficienza e promuovere l’utilizzo della muratura confinata per le costruzioni in zona sismica. Proprio per la sua applicazione nel territorio, il progetto, oltre a quello dei due Collegi dei geometri, cofinanziatori insieme al Dica, ha trovato l’appoggio e il supporto economico di altri soggetti, presenti all’incontro. Al tavolo con Enzo Tonzani e Alberto Diomedi, presidenti dei Collegi dei geometri di Perugia e Terni, Giovanni Gigliotti e Massimiliano Gioffrè, rispettivamente vicedirettore e docente del Dica, c’erano Alessandro Almadori, presidente di Ater Umbria, e Umberto Tassi per la Fondazione Cassa di risparmio di Perugia. “Per noi la formazione è importante – ha commentato Tonzani –, sia quella che fanno i nostri colleghi, sia quella che proponiamo ai ragazzi che frequentano gli istituti Cat (Costruzione, ambiente e territorio). Vogliamo dimostrare che i geometri ci sono, sono presenti sul territorio. Uno degli aspetti sostanziali di questo accordo è la presenza del Dipartimento nelle scuole per divulgare questa importante iniziativa”.

“È stato individuato – ha dichiarato Gigliotti – il Collegio dei geometri come uno degli interlocutori per il trasferimento delle conoscenze sia nei riguardi degli iscritti sia del mondo della formazione secondaria, quindi è stata firmata questa convenzione.  È molto importante il fatto che in questo momento è stato avviato il progetto di ricerca ‘Casa sicura’ i cui risultati saranno portati a conoscenza e messi a disposizione degli iscritti ai due Collegi e dei ragazzi delle scuole superiori”. “Si tratta dello studio di una tecnologia costruttiva storica, la muratura in laterizio confinata – ha spiegato Gioffrè –, che nasce in Italia dopo il terremoto di Messina del 1908 e consiste nell’affidare il compito di sorreggere l’edificio al laterizio con delle cornici in calcestruzzo, con risparmi di costi e miglioramento delle prestazioni rispetto alle strutture tradizionali in cemento armato. Lo studio è sperimentale, faremo due modelli in scala che rappresenteranno una cella costruttiva tipica, uno in muratura ordinaria, l’altro in muratura confinata e, simulando il terremoto, vedremo la risposta di questi due edifici a diversi tipi di sisma per valutare l’incremento delle prestazioni che ci aspettiamo di raggiungere con la muratura confinata. Cercheremo, quindi, di capire come ottimizzare la tipologia costruttiva per resistere di più al terremoto, con un occhio non solo alla salvaguardia delle vite umane, ma anche cercando di ridurre i danni alle strutture”. “Siamo molto onorati – ha aggiunto Almadori – di dare il nostro contributo al progetto. Nella Legge di Stabilità è ormai certa la possibilità di procedere attraverso il Sisma Bonus, anche per gli edifici di edilizia residenziale pubblica, alla programmazione di interventi in tutti edifici per migliorare le prestazioni sismiche. Una novità su cui andremo a lavorare già da questo anno e se la ricerca in questione darà buoni risultati, come immagino, procederemo con questo tipo di attività”.“Questo progetto – ha concluso Tassi – ha due peculiarità, la ricerca scientifica e una ricaduta per il territorio in cui la Fondazione ha sempre operato, ed ecco perché è stato finanziato con piacere”.

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