Gepafin, approvato il bilancio 2016 e nominato il nuovo Cda

PERUGIA – Si è riunita l’assemblea annuale dei soci pubblici e privati di Gepafin che ha approvato il bilancio d’esercizio 2016 della società finanziaria umbra e rinnovato il suo consiglio d’amministrazione. La Regione Umbria, che detiene il 54 per cento delle quote di partecipazione, ha riconfermato alla Presidenza Salvatore Santucci, mentre i soci bancari hanno nominato Pietro Buzzi quale vicepresidente. Riconfermati consiglieri anche Danila Bizzarri, Maria Bruna Fabbri e Carmelo Campagna.

I partecipanti All’assemblea hanno preso parte, per la Regione Umbria, l’assessore Antonio Bartolini e i dirigenti Luigi Rossetti e Franco Billi e, per la parte privata, i rappresentanti di gran parte delle banche socie di Gepafin: Intesa Sanpaolo, Banca popolare di Spoleto, Unicredit, Bcc Umbria, Bcc di Spello e Bettona, Banca Nazionale del lavoro, Cassa di risparmio di Orvieto, Monte dei Paschi di Siena e Sinloc. Era presente anche il direttore di Gepafin Marco Tili.

Cos’è Gepafin “Gepafin – ha commentato a caldo Santucci –, con la sua matrice di società mista, partecipata dal pubblico e dalle banche del territorio, con le infrastrutture e le relazioni costruite, costituisce un importante asset della nostra regione, è un tavolo privilegiato a supporto del rafforzamento e della qualificazione del sistema imprenditoriale regionale. La professionalità del Cda, del personale e i modelli organizzativi adottati sono coerenti con le esigenze di iscrizione all’Albo degli intermediari vigilati da Banca d’Italia, ma processi di miglioramento ed efficientamento della struttura sono ulteriormente praticabili in un’ottica di necessario potenziamento dell’operatività a favore delle imprese umbre”.

Relativamente a ciò, proprio a febbraio, Gepafin ha ottenuto da parte di Banca d’Italia l’autorizzazione all’iscrizione all’Albo 106 del Testo Unico Bancario degli Intermediari Finanziari Vigilati che consente alla società umbra di svolgere attività di concessione di finanziamenti e di rilasciare garanzie per rischio di insolvenza a valere sul proprio patrimonio. “È necessario – ha quindi sottolineato Santucci – che il socio pubblico continui nell’opzione di partecipazione in un operatore di mercato, quale sarà Gepafin 106, specializzato e indipendente nelle scelte d’investimento. D’altronde, anche i soci privati non possono che apprezzare ancor di più l’azione di un operatore che si propone di mettere a disposizione una presenza nel territorio e del territorio e risorse pubbliche della programmazione in sinergia con altri strumenti nazionali e comunitari”.

Il bilancio approvato dall’assemblea dei soci, il primo dopo l’iscrizione all’Albo 106, evidenzia la rilevanza per il territorio del progetto: al 31 dicembre 2016 lo stock delle garanzie ammontava a 161,35 milioni di euro e lo stock di investimenti capitale di rischio e prestiti a 38,89 milioni di euro. Gepafin ha fondi a gestione attiva per 84,73 milioni di euro, fondi per interventi a gestione passiva per 78,38 milioni di euro e garanzie e impegni per 161,53 milioni di euro.

Lo stesso assessore Bartolini ha espresso la condivisione della Giunta regionale al programma predisposto dalla società, in linea con gli obiettivi di mandato scorso, oltre che fiducia in un Consiglio di amministrazione di elevato livello professionale e manageriale.

Obiettivi a lungo termine di Gepafin restano ancora quelli di favorire l’accesso al credito, il consolidamento finanziario e la patrimonializzazione delle Pmi regionali e di partecipare, sia con attività di advisoring che con l’attivazione di risorse proprie e di terzi, a iniziative infrastrutturali di interesse regionale.

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