Gesenu, sindaci del Trasimeno e Corciano: “Nostri Comuni vittime di opache regie”

Sulla vicenda Gesenu pretendono chiarezza su tutti gli aspetti, da quelli ambientali a quelli finanziari. Gli otto sindaci dell’area del Trasimeno e il primo cittadino di Corciano intervengono sulle questioni giudiziarie che hanno interessate, nelle ultime ore, la Gesenu con il relativo sequestro del bioreattore nella discarica Tsa di Borgogiglione.
“Il rapporto di eccessiva ingerenza in Tsa da parte di Gesenu, che è il principale socio di minoranza con il 40 per cento delle azioni – fanno sapere in una nota congiunta – ci aveva convinto già nell’estate 2014 a modificare lo statuto e a non rinominare l’amministratore delegato di spettanza di Gesenu. Questi infatti cumulava fino al 2014 la doppia carica di amministratore delegato sia di Gesenu che di Tsa. Un palese conflitto di interesse – dichiarano i primi cittadini del Trasimeno e Corciano – che oggi sembra nascondere anche qualcosa di più grave e preoccupante, dove i Comuni ed in particolare quelli dell’area Tsa (gestore operativo della discarica) sembrerebbero, in base a quanto riportato dagli organi di stampa, vittime di opache regie a loro danno. A più riprese i sindaci dell’area servita da Tsa hanno manifestato la necessità di rivedere il contratto generale Gest che regola il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti nell’Ati2. Inoltre – concludono- sul tema ‘rifiuti’ la Giunta dell’Unione dei Comuni del Trasimeno ha formalmente richiesto sia agli organi regionali che a Gest di scongiurare criticità che possano compromettere le attività di raccolta e smaltimento”.

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