Giubileo, messa a a San Rufino per la chiusura dell’Anno Santo

ASSISI –  Anche la diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, dopo un anno Santo vissuto intensamente sotto il segno della misericordia, si appresta a concludere il Giubileo straordinario della Misericordia indetto da papa Francesco ma, per evitare assembramenti e quindi per motivi di sicurezza e cautela in questo momento in cui lo sciame sismico è ancora in atto, non ci sarà nessuna celebrazione diocesana. Di fatto il vescovo monsignor Domenico Sorrentino presiederà la consueta messa parrocchiale delle ore 10 nella cattedrale di San Rufino domenica 13 novembre ma senza alcun rito particolare. Con una lettera al clero e ai fedeli della diocesi il vescovo si dichiara profondamente “toccato per aver ampiamente sperimentato la sorgente della misericordia che è derivata da questo anno speciale e che non si esaurirà con la chiusura delle Porte sante. Anche per noi dunque – rende noto monsignor Sorrentino – sarebbe prevista una cerimonia di chiusura delle tre ‘Porte’ che abbiamo aperto: in cattedrale e nelle basiliche papali di San Francesco e di Santa Maria degli Angeli.

Tuttavia – spiega il vescovo – la circostanza del terremoto, che ha provocato tanta sofferenza in Umbria e in regioni a noi vicine, ed anche a noi procura ancora ansia per lo sciame sismico tuttora in corso, ci suggerisce di rimanere fermi all’indicazione prudenziale di non promuovere assembramenti celebrativi, come inevitabilmente sarebbe una celebrazione diocesana, che potrebbero comportare un qualche rischio. Io celebrerò l’Eucaristia – spiega appunto monsignor Sorrentino – il 13 novembre in Cattedrale alle ore 10, ringraziando e lodando il Signore per questo anno, in cui la misericordia è stata sperimentata in modo più abbondante. Chiedo ai custodi delle due Basiliche di fare altrettanto. Il ringraziamento di tutta la diocesi si esprima poi nelle celebrazioni eucaristiche di tutte le chiese. Per la ‘chiusura’ delle Porte Sante non avremo dunque nessun gesto particolare, ma solo il grazie per quanto ci è stato donato. Pregheremo per il Papa. Invocheremo misericordia per le popolazioni più provate dal sisma. Non dimentichiamo, poi, che in diocesi resta aperta la “Porta” della Porziuncola, che san Francesco volle luogo privilegiato e permanente di misericordia. In un certo senso, dunque, per noi l’Anno della Misericordia, più che concludersi, si prolunga, inalveandosi nella Porziuncola, che vogliamo ulteriormente riscoprire, come perla spirituale e pastorale della nostra Diocesi e della Chiesa universale. Vi prego a tal proposito di ri-meditare la Lettera pastorale che ho scritto per l’occasione: “Perdono di Assisi, cammino di Chiesa” (la si trova anche sul sito diocesano). Fin d’ora vi chiedo che l‘anno prossimo, il primo di agosto, ripetiamo con entusiasmo il pellegrinaggio diocesano alla Porziuncola che già quest’anno ci ha visti ampiamente coinvolti. Ringrazio quanti si sono adoperati per i vari giubilei: la commissione diocesana, il parroco della cattedrale, i custodi delle basiliche papali, l’Istituto Serafico che ha svolto la significativa funzione di ‘atrio della misericordia’”.

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