Gualdo Tadino, il M5S respinge le accuse: “Rocchetta deve dare di più, non ne vogliamo la chiusura”

GUALDO TADINO – Il M5S di Gualdo Tadino respinge con forza al mittente le sconclusionate accuse della “Lega per il lavoro”. “Mai nessuno ha parlato di chiusura dell’azienda Rocchetta SpA, anzi, tutt’altro: abbiamo sempre affermato, e continuiamo a farlo, che la ricaduta economica sul nostro territorio è insufficiente rispetto alla risorsa prelevata, così come evidenziato anche nella sentenza del Consiglio di Stato del 04.08.2011 relativa al Rio Fergia, la quale, nonostante la richiesta riguardasse un quantitativo di acqua minore (7-12 litri/secondo) e nonostante il piano industriale fosse più cospicuo (45 milioni di euro), riporta: “l’impatto positivo per l’economia della Regione deve essere assai ridimensionato, e comunque è sperequato al valore della risorsa pubblica concessa. Anche la creazione di 40 posti di lavoro (tra cui 20 indiretti, compresi i trasportatori) comporta livelli occupazionali proporzionalmente assai più bassi di quelli assicurati nella Regione dagli altri operatori del settore, e comunque appare inadeguata rispetto al valore della risorsa pubblica”.

“In tutti questi anni – prosegue il M5S – il Comune di Gualdo Tadino ha ricevuto dalla Regione 16mila euro complessivamente, a fronte di un canone annuale di circa 400mila euro versato da Rocchetta SpA, sebbene la Legge regionale sulle concessioni idriche preveda che il 20% dell’incasso venga utilizzato dai territori interessati dalle sorgenti. E la nostra azione è forte e chiara anche su questo fronte. Fin dal primo documento ufficiale, depositato in Comune il 27.11.2014, nonostante le critiche ben motivate al progetto “Oasi Rocchetta”, emergeva la nostra posizione chiara e costruttiva, nelle proposte finali: ripristino della legalità e dello stato di diritto su quei luoghi; confronto tra Amministrazione Comunale e Comunanza nell’interesse della collettività; accordo con l’azienda Rocchetta SpA per il ripristino e la messa in sicurezza dell’area interessata dalla concessione”.

“Non si capisce dunque dove avremmo chiesto o auspicato la chiusura dell’azienda.  Così come appare del tutto fuori luogo mettere in relazione l’uso dell’acqua per fini idropotabili con quelli industriali: è la normativa vigente che stabilisce la priorità del primo sul secondo! Lo sancisce la nostra Costituzione, lo ribadisce il D. Lgs 152/2006 (Codice Ambiente), così come il Piano regionale di Tutela delle Acque. Il principio di solidarietà, la preminenza dell’utilizzo pubblico dell’acqua, la salvaguardia delle risorse idriche sono principi ineludibili, previsti da tutti i codici vigenti. Sfuggono evidentemente solo a questa “pseudosinistra” locale, che non esiterebbe a chiudere i rubinetti ai cittadini di Fabriano, arrivando addirittura ad ammettere l’esistenza di un bacino idrico unico, evenienza sempre negata finora! Crediamo che la priorità sia il rispetto della legge e dello Stato di diritto, unica via per dare certezza a famiglie e imprese anche a Gualdo Tadino. Nessuno sviluppo economico è concepibile al di fuori di percorsi rispettosi delle normative e dei diritti dei cittadini”.

“Pertanto, nessun pregiudizio, ostracismo o “fondamentalismo ambientale”: il M5S chiede semplicemente il rispetto delle regole, dei codici ambientali e dei dettami costituzionali, nell’interesse dei cittadini, del nostro territorio e della nostra preziosa risorsa”.

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