Gubbio, conto alla rovescia per il Palio della Balestra

GUBBIO – Fervono i preparativi per il secolare ‘Palio della Balestra’ ed a 10 giorni dalla contesa tra le città di Gubbio e San Sepolcro viene presentato il ‘Drappo’ messo in Palio per l’edizione 2016.  Il Palio 2016, che sarà possibile vedere in anteprima in occasione del concerto, in programma venerdì 27 maggio alle 21 presso la chiesa di San Pietro, è stato realizzato dall’artista fiorentina Anna Maria Guarnieri, maestra del simbolismo.

La raffigurazione del Palio 2016, tramite i simboli in esso contenuti, induce a rivivere pienamente lo spirito Medioevale  di questa antica competizione. Documenti storici attestano che già dalla seconda metà del 1400, nelle città di Gubbio e Sansepolcro, in occasione di festività religiose del Santo Patrono (Gubbio) o del Santo fondatore della città (Sansepolcro), si usasse gareggiare con il tiro della Balestra, assegnando al vincitore il Palio, ovvero un drappo finemente decorato e di ottima stoffa. Alla luce di questo possiamo scoprire all’interno dell’opera della Guarnieri molti simboli. A partire dall’alto, troviamo una mitra, noto copricapo solenne e paramento liturgico adoperato dai vescovi, ma anche simbolo di santità e concesso ad alcuni abati particolarmente importanti.  Dunque nel caso di Gubbio la mitra è simbolo di Sant’Ubaldo Baldassini vescovo, mentre per Sansepolcro è simbolo di Sant’Egidio che assieme al compagno Arcano, fondarono un oratorio per custodire le reliquie del Santo Sepolcro e dal quale si è poi sviluppata l’abbazia e la città di Sansepolcro, nominata da papa Leone X, sede vescovile.

Non a caso, sulle due infule della mitra, troviamo il logo del Comune di Gubbio e il Logo del Comune di Sansepolcro. Al centro, in uno scudo, sono raffigurati: un elmo, due guanti d’arme e una Balestra che richiamano in modo assai esplicito il Medioevo ed in particolare l’arma della Balestra. Sullo sfondo dello scudo, il Palazzo dei Consoli di Gubbio, che risale al XIV secolo e nella cui piazza pensile, si tiene il Palio della Balestra di Gubbio. La Guarnieri, da vera simbolista e per sottolineare che trattasi non di guerra, ma di pacifiche gare, inserisce nell’opera i bastoni pastorali e quattro ingranaggi, simbolo della cadenza temporale del Palio della Balestra oltre che elemento distintivo di molte opere dell’artista.

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