Gubbio, i cittadini a difesa dell’ufficio postale di Mocaiana

GUBBIO – La Pro Loco di Mocaiana, il Comitato parrocchiale e alcune associazione del territorio scendono in campo a tutela dell’ufficio postale di Mocaiana, scrivendo alla direttrice della Filiale di Poste Italiane, segnalando alcune criticità per la struttura. Segnalazioni rispetto alle quali la dottoressa Angela Martino ha detto di voler intervenire. La missiva ha voluto segnalare “lo stato criticità dell’ufficio Postale di Mocaiana. Ufficio – ha scritto il prsidente della Pro Loco Pino Berettoni – che è al servizio di una vasta area geografica grazie alla sua centralità, e di un nutrito numero di abitanti; e che inoltre, con la nuova viabilità, viene utilizzato anche da molte persone della zona periferica di Gubbio”.

I firmatari della lettera parlano di una “riconosciuta professionalità” degli operatori che vi lavorano. “Tuttavia gli operatori si trovano a lavorare in spazi estremamente ristretti che compromettono il buono svolgimento del loro operato. Su tutto – dice la lettera – emerge la posizione della postazione del promoter finanziario, costretto a lavorare in un’area non chiusa e non isolata dal resto dell’ufficio in quanto si trova all’ingresso principale ed è delimitata soltanto da una pannellatura mobile. In queste condizione qualunque entri nell’ufficio Postale può vedere e soprattutto può ascoltare i colloqui privati tra il promoter e i clienti. Inoltre sono critiche anche le condizioni lavorative della dirigente, nell’ufficio della quale sono collocati i dispositivi quali fotocopiatrice ed altro costantemente utilizzati dalle operatrici al banco e dal promoter finanziario, anche questa situazione nuoce alla privacy della responsabile dell’ufficio e dei clienti. Da non sottovalutare sono anche le dimensioni e gli arredi dell’area dedicata ai clienti in attesa, estremamente piccola e che non tiene per nulla in considerazione l’età media elevata dei fruitori del servizio, essendo dotata solo di 3 sedie”.

Si chiede quindi l’ampliamento della struttura “per permettere innanzi tutto all’operatore finanziario di lavorare in un luogo idoneo allo svolgimento delle sue mansioni, nel totale rispetto della privacy, e per fornire postazioni lavorative idonee alla dirigente e alle operatrici al banco e un luogo di attesa per i clienti meglio organizzato e più capiente. La situazione può essere risolta con la dotazione di nuovi spazi, disponibili e a costi contenuti”.

 

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