Gubbio, i Lions donano alcuni libri al reparto di pediatria
GUBBIO – Il Lions Club Gubbio Piazza Grande ha donato all’ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino alcuni libri per l’allestimento presso la sala ludica della Pediatria di una biblioteca dedicata a lettori da 0 a 6 anni. Tale donazione rientra nel progetto sperimentale “In Vitro”, nato per promuovere su scala nazionale la lettura abituale in tutto il tessuto sociale dei territori coinvolti. Hanno partecipato alla consegna dei materiali una delegazione del Lions Club Piazza Grande con la presidente Rita Cecchetti, il direttore della Pediatria Guido Pennoni, la coordinatrice del progetto in vitro per l’Alto Chiascio Antonella Micheletti, il referente del progetto per l’unità operativa di pediatria Italo Marinelli e altro personale medico ed infermieristico del reparto insieme alla direzione di presidio.
I soggetti firmatari del Patto locale per la lettura costituitosi nell’ambito del progetto In Vitro sono: i Comuni della Zona Sociale 7 (Gubbio, Gualdo Tadino, Fossato di Vico, Sigillo, Costacciaro, Scheggia e Pascelupo) con i servizi culturali e socio educativi del territorio; il distretto sanitario Alto Chiascio della USLUmbria1 con la collaborazione dei pediatri di libera scelta, i Consultori, il SIEE (Servizio Integrato Età Evolutiva), i servizi del presidio ospedaliero di Gubbio-Gualdo Tadino (U.O. Pediatria e Centro Regionale Fibrosi Cistica). Oltre al Lions Club Gubbio Piazza Grande, tra i soggetti attualmente coinvolti nel Patto Locale per la Lettura e nella rete territoriale per la promozione della lettura ci sono: TRG Media, Libreria Libri & Idee Gubbio, Libreria Mondadori Edicolè Gualdo Tadino, Cartolibreria Punto a Capo Gualdo Tadino, Associazione Dis & dintorni, Associazione Buonvento, Caritas Gubbio e Gualdo Tadino, Spazio Donna Gubbio, Cooperativa Sociale ASAD, Cooperativa sociale Il Sicomoro, Servizio Civile Nazionale.
Tutti i soggetti coinvolti, istituzionali e non, hanno portato avanti in questi mesi un lavoro di co-progettazione finalizzato alla costituzione di una “rete territoriale per la promozione della lettura” chiamata a promuovere e consolidare buone pratiche che sono mirate a sensibilizzare le famiglie sul valore della “lettura ad alta voce”. anche attraverso il coinvolgimento di figure parentali significative (genitori, nonni, fratelli maggiori, ecc.); a considerare la lettura non solo un fondamento didattico, ma uno strumento per la comprensione del mondo circostante, delle sue relazioni umane e del contesto in cui il bambino/ragazzo-lettore è inserito; a raggiungere e coinvolgere il maggior numero possibile di “non lettori”.