Gubbio, iniziativa in ricordo di Paolo Borsellino

GUBBIO – L’appuntamento è domani martedì 19 luglio a partire dalle ore 18 in piazza Oderisi con l’incontro “CARO PAOLO… pensieri e parole in memoria di Paolo Borsellino”, per commemorare l’assassinio del magistrato antimafia e della sua scorta. L’incontro, organizzato del “Movimento Agende Rosse” e dall’associazione Culturale “Dal cielo alla terra Gubbio”, con il patrocinio del Comune, è stato presentato questa mattina in conferenza stampa. Domani è l’anniversario della strage in via D’Amelio, compiuta nel 1992, in cui persero la vita non solo il Giudice Paolo Borsellino ma anche gli agenti della scorta Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Claudio Traina e Vincenzo Fabio Li Muli. Lo ricorda il fratello Salvatore, instancabile organizzatore del movimento nazionale ‘Agende Rosse’ ispirato alla famosa inseparabile agenda di appunti di Paolo, mai ritrovata, e sottolinea il pericolo costante della connivenza tra Stato e Mafia, in cui ricercare anche le cause della strage.

“Il tema della legalità e trasparenza – ha commentato il sindaco Filippo Mario Stirati – è stato da subito al centro della nostra azione di governo, con atti ufficiali e adesioni formali a varie iniziative. La cittadinanza di Gubbio al giudice Nino di Matteo, che ci ha assicurato la sua presenza compatibilmente ai tanti gravosi impegni, l’intitolazione di vie a ‘vittime della mafia’, sono gesti concreti, valori e comportamenti che debbono ispirare l’azione amministrativa. Siamo vicini a giovani, che purtroppo hanno conosciuto in questi anni il lato peggiore della politica; il loro impegno civile, il presidio della legalità rappresentano l’unica risposta possibile per la difesa e la rigenerazione della società dal basso”.

Anche l’assessore Gabriele Damiani è intervenuto, esprimendo il sostegno e la vicinanza al gruppo di giovani eugubini che ha aderito al movimento per la legalità e che ha creato contatti con varie città d’Italia: “E’ apprezzabile l’ impegno etico che il “Movimento delle Agende Rosse” sta portando avanti, soprattutto perché viene da una generazione che più di tutte ha pagato un prezzo alto a causa del degrado delle istituzioni e della gestione del potere in Italia”. Arianna Brunelli e Letizia Traversini hanno poi spiegato, con entusiasmo e passione, l’adesione nel 2014 al movimento nazionale ‘Agende Rosse’, le varie iniziative intraprese e il collegamento ideale con un’altra vittima della mafia, Peppino Impastato, ucciso nel 1978, giornalista e attivista noto per le denunce contro le attività di Cosa Nostra. Durante l’incontro di domani verranno letti pensieri, parole e riflessioni di Paolo Borsellino e delle altre vittime della mafia, e si potrà esprimere un pensiero personale sull’argomento. Al termine, seguirà un minuto di silenzio.

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