Gubbio, la giunta: “Abbiamo aderito ai bandi Sprar per tutelare il territorio”

GUBBIO – “Inaccettabile qualsiasi strumentazione su un tema così importante e così grave”. Sono stati chiari e netti il sindaco Filippo Stirati, la vice Rita Cecchetti e gli assessori Gabriele Damiani e Nello Fiorucci insieme ai rappresentanti dell’associazione temporanea di scopo ‘Sprar Gubbio’, intervenuti sul tema dell’immigrazione e della gestione dei migranti da parte dell’amministrazione.

“Siamo in presenza di uno scenario drammatico – hanno detto –  e come Comuni ci troviamo  in prima linea ma adempiamo a leggi dello Stato e delle Regioni, operando in massima trasparenza ma non in autonomia, anche se non subiamo passivamente le scelte.  La politica –  anche quella locale  – deve portare in alto il confronto e contribuire a innalzare,  nel pensiero e nel dibattito,  la comunità, evitando il basso profilo e le insinuazioni su presenze e assenza in atti e decisioni di Giunta”. E’ stata ribadita anche la condivisione delle scelte. Il vicesindaco Cecchetti è entrata nello specifico, ricordando che nel territorio ci sono 50 persone presenti in attesa del riconoscimento di stato di rifugiati politici. “Altra cosa sono i Bandi SPRAR, per la gestione della ‘seconda fase’, cioè l’integrazione sociale ed economica di soggetti già in protezione umanitaria internazionale o in attesa di ottenerla. Abbiamo deciso di partecipare a tali Bandi – ha detto la Cecchetti – come hanno fatto altri Comuni in Umbria, e non abbiamo cambiato idea,  come sostiene qualcuno, ma proseguiamo  su una modalità concertata di condivisione con vari soggetti, facendoci carico del coordinamento di una strategia di solidarietà umanitaria. Proprio l’adesione allo Sprar, come indicato dall’Anci, mette al riparo in futuro il Comune di Gubbio dall’arrivo indiscriminato e fuori controllo di altri immigrati. Dunque, è una scelta di tutela del territorio da situazioni di accoglienza fuori dalla programmazione e fuori dalla partecipazione dell’amministrazione alla gestione dei processi.  In tale direzione,  va la partecipazione del Comune al Bando SPRAR del Ministero dell’Interno, affidato nella gestione all’ANCI, con un proprio progetto per la realizzazione degli interventi di accoglienza integrata. L’amministrazione, che svolge funzioni non di gestione diretta ma di supporto, controllo, coordinamento, si avvarrà di soggetti attuatori con pluriennale e consecutiva esperienza nella presa in carico di richiedenti/titolari di protezione umanitaria, che dispongano di strutture di accoglienza idonee nel territorio del Comune, secondo i parametri stabiliti e con un  qualificato curriculum in materia di progetti SPRAR, in grado di offrire supporto adeguato”.

La compartecipazione  del Comune si estrinsecherà nella messa a disposizione di spazi e attività aggregative dei rifugiati, quali mediazione linguistico-culturale, orientamento e accesso ai servizi del territorio, formazione e riqualificazione professionale, accompagnamento all’inserimento lavorativo, abitativo, sociale e legale, nonché alla tutela psico-socio-sanitaria, e nella quantificazione delle ore lavorative dedicate alla realizzazione del progetto, da parte del personale dei servizi sociali e/o di altri settori dell’ente.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.