Gubbio, Premio “Lupo di Gubbio” a Rondine
GUBBIO La città di Gubbio, seconda “patria” del Poverello di Assisi, ha accolto nel fine settimana le centinaia di partecipanti all’ottava edizione del pellegrinaggio a piedi “Il Sentiero di Francesco”. Un cammino che ricorda l’itinerario tra Assisi, Valfabbrica e Gubbio compiuto dal Santo nell’inverno tra il 1206 e il 1207, dopo la scelta radicale espressa con la “spoliazione” e la rinuncia all’autorità paterna. Il pellegrinaggio è un itinerario insieme geografico e interiore, da compiersi passo dopo passo, che nasce sia per riappropriarsi di una perduta, salutare “lentezza”, essenziale per vivere un’esperienza di spiritualità e vicinanza al creato, sia per misurarsi da vicino con l’esperienza di Francesco di Assisi, il Santo simbolo dell’amore e del rispetto per ogni creatura e a cui si ispira anche il nuovo Pontefice.
In questo anno giubilare della Misericordia, l’ottava edizione del pellegrinaggio Assisi-Gubbio era accompagnata dal tema della “riconciliazione con i fratelli”. Per questo il premio “Lupo di Gubbio” per la riconciliazione è stato assegnato quest’anno a Rondine, la “Cittadella della Pace” che sorge sulle colline di Arezzo. E’ una Onlus che svolge un ruolo attivo nella promozione della cultura del dialogo e della pace, tramite l’esperienza concreta dello Studentato internazionale. Nel borgo medievale di Rondine (Arezzo) convivono studenti provenienti da paesi in conflitto dei Balcani, del Caucaso, del Medio Oriente e dell’Africa e sperimentano una vita di convivenza, di formazione e di studio. I giovani del progetto, una volta completato il ciclo di studi (corso di laurea o master), rientrano nel paese di origine per testimoniare, nei luoghi del proprio impegno professionale e civile, la concreta possibilità del dialogo e della pacifica convivenza.
L’insieme delle attività artistiche, culturali e spirituali che si promuovono nella Cittadella, intrecciate al percorso formativo dei giovani dello Studentato Internazionale, fanno di Rondine una permanente “Scuola Europea della Pace”, aperta a tutti e articolata in forme e tempi diversi per permettere la massima partecipazione.
Per questo, la Diocesi di Gubbio e l’organizzazione tutta del “Sentiero di Francesco” ha voluto assegnare a Rondine il premio, dedicato quest’anno alla “riconciliazione con i fratelli”. Il premio è stato ritirato da Francesco Santioli, responsabile sviluppo e comunicazione di Rondine, e da Yahel Halfon, israeliana e studentessa a Rondine nel 2013-2015, ora collaboratrice della Cittadella.
Durante la serata conclusiva del “Sentiero 2016” è stata misurata quella che – a quanto pare – è una credenziale del pellegrino da record, tanto da poter ambire a un riconoscimento nel Guinness dei Primati. Si tratta della credenziale che raccoglie tutti i cammini di Alberto Castello De Pereda, un pellegrino di 52 anni originario di Bocairent, nella provincia spagnola di Valencia. Quella di Alberto per i pellegrinaggi spirituali è una passione abbastanza recente, nata nel 2013 lungo il Camino di Santiago de Compostela, che lo ha portato in soli tre anni a percorrere l’Europa in lungo e in largo, attraverso la Francigena, la Via di Francesco, altri cammini del nord, ecc.
A Gubbio, la sua credenziale è stata analizzata nel dettaglio e misurata, con tanto di metro alla mano. E’ lunga complessivamente 15 metri e 70 centimetri e contiene 1121 timbri, ognuno dei quali racconta un luogo, un incontro e una storia diversa tra le tante incontrate nei suoi cammini. Un pellegrinaggio continuo che in tre anni lo ha portato a compiere 14 mila e 500 chilometri, dei quali oltre ottomila fra il Sentiero Assisi-Gubbio del 2015 e lo stesso itinerario di quest’anno. Una testimonianza, quella di Alberto, davvero particolare.