Gubbio, Stirati: “8 marzo Giornata di festa per un reale rispetto delle donne”

GUBBIO – In occasione della ‘Festa della Donna’, il sindaco Filippo Mario Stirati augura a tutte le donne, concittadine e dipendenti comunali, di vivere la ‘Festa della Donna’ non solo come celebrazione e svago ma come impegno per una riflessione reale sulle tante problematiche ancora aperte: « Se da un lato celebriamo la ‘Giornata dell’8 marzo’, come memoria del tragico rogo del 1908 a New York in cui 129 operaie morirono bruciate a seguito di uno sciopero, dall’altro l’invito che rivolgo è quello di vivere questa ricorrenza in maniera non retorica ma con impegni precisi e azioni concrete, soprattutto per riflettere su alcuni fenomeni allarmanti di recrudescenze violenza. Un plauso va alla Commissione Pari Opportunità di Gubbio, alla presidente Rita Pagnozzi, al comitato e direttivo, per aver saputo interpretare i segnali contemporanei con un programma ricco e intenso di appuntamenti e incontri, rivolto all’intera cittadinanza a dimostrazione che lo svago e la riflessione, il divertimento, la solidarietà, l’impegno possono andare di pari passo. Occorre però essere consapevoli che alcune dinamiche cruente contro le donne, episodi ripetuti e allarmanti di violenza non solo fisica ma anche psicologica, strupri, uccisioni, proclami antifemministi, rischiano di far precipitare la società civile indietro di decenni. L’attenzione va tenuta alta per difendere le conquiste raggiunte dalle donne nel mondo Occidentale, le loro consolidate capacità elaborative e intellettuali in vari campi, da quelli scientifici e tecnologici a quelli sportivi, politici e organizzativi. Né si può ignorare quella parte di mondo dove ancora la mancanza di democrazia e di diritti nega ogni dignità ai più deboli, relegando la figura della donna in una inaccettabile inferiorità, fisica e morale. E soprattutto bisogna respingere con fermezza e determinazione, l’escalation di una posizione che prova a minare i diritti acquisti, delineando una concezione femminile ad uso e consumo di una inconcepibile visione maschilista che ancora vede la donna come proprietà e possesso. A tutto questo, donne e uomini dobbiamo opporci, a baluardo della democrazia e dei rispetto della persona ».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.