Gubbio, taglio del nastro per gli alloggi Erp per anziani autosufficienti

GUBBIO – E’ stato inaugurato venerdì 13 ottobre  in via Madonna dei Perugini,  il ‘Complesso Madonna dei Perugini’ – alloggi ERP per anziani autosufficienti, con l’assegnazione delle prime 7 abitazioni.  A tagliare il  nastro sono stati il sindaco Filippo Mario Stirati, la vice sindaco Rita Cecchetti, l’assessore Alessia Tasso, il  presidente  ATER Umbria Alessandro  Almadori, l’assessore Regione Umbria Giuseppe Chianella, con la presenza del consigliere regionale Andrea Smacchi, di  numerosi altri rappresentanti istituzionali e la benedizione di don Fausto Panfili alle nuove case.  « E’ un momento storico che segna un traguardo fondamentale – ha esordito il sindaco Stirati  –  un successo per l’intera comunità eugubina, per i valori sociali e non solo abitativi  che l’operazione rappresenta.

Si conclude con soddisfazione una vicenda tormentata,   partita  nel 1999,  durante il mandato dell’allora sindaco Ubaldo  Corazzi,  con  battute d’arresto  legate a varie vicissitudini. Ma oggi possiamo dire di avercela fatta.  Si colma così una lacuna, con una risposta al bisogno di relazioni e di servizi condivisi, con una forte valenza socio – culturale. E’ un  intervento di edilizia residenziale pubblica con finalità di prevenzione e tutela sociale, attivato con un accordo di programma del lontano 2004 tra Ministero Infrastrutture e Trasporti, Regione Umbria e Comune,  con un Regolamento approvato dal Consiglio Comunale nel 2011 e con il successivo progetto di completamento nel 2015, con il collaudo finale e finalmente con l’assegnazione. L’intervento rientra  in una ‘politica della casa’ che la nostra amministrazione ha posto tra le priorità  con azioni mirate, quali l’approvazione del canone concordato e la verifica tramite controlli della Polizia Municipale dei requisiti degli assegnatari. Si è ristabilito così un principio di diritto che ha portato alla riconsegna  di 16 appartamenti ristrutturati di edilizia popolare.  Puntiamo ora alla realizzazione di altri 10 appartamenti di edilizia popolare con utilizzo di fondi regionali di 1 milione  e 300 mila euro circa,  derivanti dall’ex  PUC  dell’Ospedale  e  perseguiamo  operazioni di ‘social housing’, dove possa trovare risposte adeguate una fascia di popolazione che tende ad invecchiare sempre più».  « E’ stato un forte lavoro di squadra – ha sottolineato la vice sindaco Cecchetti   – e non poteva che essere così per raggiungere questo risultato.

Quando sono entrata in questa struttura la prima volta, nel settembre 2014, l’ho trovata in condizioni disastrose per lo stato di abbandono e incuria. Oggi è quello che vedete, una possibilità di vita decorosa e con parametri che tengono conto delle esigenze manifestate  dagli stessi interessati,  compresa la possibilità di avere un piccolo orto o giardino. Cresce la popolazione anziana e si è dissolta la rete sociale tradizionale, che ricopriva la famiglia, ed è necessario  trovare nuove risposte ai bisogni crescenti. All’assegnazione dei primi 7 alloggi, segue ora la riapertura del bando dal 16 ottobre al 16 dicembre,  per ulteriori 19 appartamenti. Gli interessati devono avere requisiti rispondenti, compreso quello di un  parametro ISEE non superiore a 17 milioni l’anno ».  Dal canto suo, l’assessore Tasso si è unita ai ringraziamenti a tutti coloro che a vario titolo e con una collaborazione trasversale,  hanno reso possibile la conclusione dell’intervento, a cominciare dalla struttura comunale tecnica a quella del sociale: « Ci sono volute 5 amministrazioni, compreso il commissariamento, 3 imprese che si sono susseguite a causa di fallimenti, vari passi burocratici e 3 milioni di euro di investimenti, ma finalmente il traguardo è stato raggiunto. La struttura è stata collaudata da pochi mesi e dunque non resta che completare l’assegnazione degli alloggi, di circa 60 metri quadri ciascuno, con un’area comune e d’incontro per attività condivise.   Il carattere sperimentale lo rende un progetto pilota di derivazione svedese, con caratteristiche di socializzazione, aggregazione e prevenzione, mediante spazi collettivi e l’allestimento di strutture complementari ».  L’architetto Almadori di ATER ha ribadito l’importanza di una progettualità sperimentale di  ‘senior housing’,  riferimento per l’intera Umbria, sottolineando che la gestione a loro spettante sarà un banco di prova per ulteriori progetti.  Nelle conclusioni finali, l’assessore regionale Chianella ha assicurato che l’Umbria  punta a investire risorse a vantaggio di una popolazione anziana crescente: « Come Regione  crediamo nella forma del ‘social housing’,  una risposta ad una fascia di persone che non rientrano nella residenza popolare ma non riescono ad avere risorse economiche sufficienti per l’acquisto da soli di un immobile. Qui può intervenire una politica abitativa innovativa, al passo con i tempi e con le difficoltà finanziare del momento  ».  Per ulteriori informazioni anche reltive al bando  di assegnazione degli ulteriori alloggi,  rivolgersi all’Ufficio della Cittadinanza del Comune telefono 075 9237 521  – 542 o conultare il sito del Comune

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.