Incentivi metano, M5S: “Che fine hanno fatto quelli regionali?”

PERUGIA – Che fine hanno fatto gli incentivi della giunta regionale per i mezzi a gpl o a metano? Se lo chiede il consigliere regionale Andrea Liberati (M5S) che, insieme alla collega Carbonari ha presentato un’interrogazione sul tema: “Il 23 ottobre 2018 l’Assemblea legislativa approvava all’unanimità l’atto n. 343, proposto dagli scriventi, per incentivare la conversione a GPL/metano di automobili e autocarri (max. 35 q.li) fino alla classe emissiva Euro 4. La proposta, accolta favorevolmente dalla Giunta e dai consiglieri regionali di ogni gruppo consiliare, aveva lo scopo di ridurre il carico complessivo degli inquinanti nelle nostre città, contribuendo ad allontanare lo spettro delle procedure di infrazione europea in tema di inquinamento. Si restituiva così anche libertà di circolazione -nel segno della sostenibilità- a tanti automobilisti, alle famiglie, ai lavoratori, alle imprese. La conversione a metano/GPL dei veicoli consentirebbe dunque un significativo taglio delle emissioni, diminuendo fortemente o annullando l’emissione di particolato, con benefici evidenti non solo sul piano ambientale, ma anche economico e sociale, coinvolgendo buona parte della filiera, visto le centinaia di officine artigiane e di imprese commerciali interessate”.

“Sul fronte delle auto nuove, lo stesso Governo nazionale, nel limite del quadro finanziario, sta facendo la sua parte, incentivando l’acquisto di veicoli a ridotto o nullo impatto ambientale, prevedendo penalizzazioni laddove la cui CO2 emessa fosse superiore a 160 g/km”. Per questo Liberati e Carbonari chiedono alla giunta di indicare in tempi rapidi “un chiaro cronoprogramma al riguardo, dando certezze agli automobilisti, così come al settore dell’automotive, facendo in modo che, con pochi euro, davvero tutti tornino ad avere la medesima libertà di movimento, consentendo parimenti una forte riduzione delle emissioni, dando forza operativa agli stessi Piani regionali per la Qualità dell’aria e concretezza alle Intese territoriali già siglate col Ministero dell’Ambiente”.

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