La presidente Porzi tra i delegati italiani al Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa

PERUGIA – Due incarichi di livello internazionale sono stati affidati alla presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Donatella Porzi. Il primo riguarda la nomina a coordinatrice del gruppo di lavoro “Better regulation & Valutazione delle politiche”, composto da 13 rappresentati di varie istituzioni europee, istituito lo scorso ottobre dalla “Conferenza dei presidenti delle Assemblee regionali europee con poteri legislativi” (Calre). L’organismo dovrà occuparsi della valutazione di impatto ed efficacia delle leggi, sia in fase di elaborazione, sia per ciò che riguarda la verifica sugli effetti dell’attuazione. La presidente Porzi è stata inoltre designata tra i sette delegati italiani in seno al Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa (Ccre) e chiamata a coadiuvare il lavoro del neo-presidente Stefano Bonaccini (presidente della Regione Emilia Romagna) nel consiglio dell’Aiccre (sezione italiana del Ccre).

Nell’esprimere “soddisfazione per i delicati e impegnativi incarichi nelle due istituzioni di carattere europeo”, la presidente Porzi ha voluto sottolineare che tali nomine costituiscono anche “un giusto riconoscimento della qualità delle azioni messe in atto negli anni dall’Assemblea dell’Umbria sia per ciò che riguarda la qualificazione del complesso dell’attività legislativa regionale, sia per l’attività svolta nella costruzione ‘dal basso’ delle basi politiche e culturali dell’Unione Europea”. Entrando nel merito dell’attività del gruppo di lavoro della Carle, la presidente Porzi ne sottolinea “l’estrema importanza: si tratta infatti di acquisire buone pratiche sia di tecnica legislativa nella fase di proposta, ma anche, e direi soprattutto, per ciò che riguarda la fase successiva, riguardante cioè la verifica dell’impatto e dell’efficacia stessa delle leggi. In sostanza – spiega Porzi – il nostro obiettivo, come ho spiegato lo scorso 20 aprile a Bruxelles nella sede del Comitato delle Regioni, è quello fornire alle Assemblee legislative un appropriato strumento che dia ad esse la possibilità di adempiere alle due funzioni sostanziali che sono chiamate a svolgere: quella legislativa e l’altra, altrettanto importante, di verifica e controllo”.

“I Parlamenti regionali italiani – aggiunge la presidente -, e fra questi anche quello umbro, stanno sperimentando questa pratica, sebbene non sia uniformemente diffusa e le iniziative non ancora sistematiche. Uno dei più efficaci e recenti sviluppi è costituito dal progetto ‘Capire-Controllo delle Assemblee sulle politiche e gli interventi regionali’ (referenti per l’Umbria sono la presidente Porzi che ne coordina i lavori, e il vicepresidente Mancini ndr) che cerca di diffondere la cultura della valutazione delle politiche, promuovendo l’uso delle clausole valutative nei testi di legge. Già dalla passata legislatura – spiega -, l’Assemblea legislativa ha previsto nell’articolato delle leggi la clausola valutativa che consente il monitoraggio dell’attuazione e la comprensione di come uno specifico intervento si stia realizzando. Uno strumento importante, perché attuare propriamente una normativa esistente ed emendarla alla luce dell’esperienza è importante quanto legiferare”.

Per quanto riguarda l’altro incarico in seno all’Aiccre, la presidente Porzi ha voluto sottolineare l’importanza di questa associazione che è la sezione italiana del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa e raccoglie in sé 60 associazioni nazionali europee, 150mila enti locali e regionali europei e 41 Paesi. Anche in questo caso la “storica apertura dell’istituzione regionale umbra – spiega la presidente -, una piccola regione che ha però sempre mantenuto importanti relazioni internazionali e di cooperazione, consentirà di dare il nostro contributo a operare per la costruzione degli Stati Uniti d’Europa, fondati sul pieno riconoscimento, il rafforzamento e la valorizzazione delle autonomie regionali e locali. Anche in un mondo ormai in fase di piena globalizzazione – sottolinea Porzi – la valorizzazione delle identità locali può contribuire alla costruzione di un nuovo ordine internazionale. E questi principi sono stati da me ribaditi nel corso dell’Assemblea plenaria del Ccre che si è svolta a Cipro il 21 e 22 aprile scorso

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