L’arte come strumento per l’inclusione sociale
FOLIGNO – L’arte ha una moltitudini di funzioni. Tra queste, non va sottovalutata la sua connotazione inerente la promozione dell’inclusione sociale. A Palazzo Trinci è stato adibito uno spazio per l’esposizione di opere realizzate dai disabili ospiti dei centri riabilitativi che può essere visitata dal 15 al 17 dicembre. Il messaggio che si vuole lanciare è chiaro: il dovere di non lasciare indietro le persone con disabilità. Su questo principio si fonda la mostra “Noi. Why not” curata da Almudena Gonzalez e Marta Onali, patrocinata dal Comune di Foligno, frutto di un laboratorio promosso dalla cooperativa sociale “La Locomotiva”, per conto della Usi 2, che vede coinvolti sedici ospiti con disabilità dei centri socio riabilitativi “II Laboratorio” e “L’Orizzonte”. Francesca Cesarmi operatrice de “La Locomotiva” afferma che “si tratta di una novità assoluta che consente di offrire nuove opportunità di inclusione sociale alle persone con disabilità”. Questo percorso formativo è iniziato a ottobre ed è finito a dicembre dopo dieci lezioni in cui si è passati dall’affrontare temi teorici e tecnici a quelli pratico-operativo. L’assessore Maura Franquillo ha affermato che “è un’ iniziativa importante e la testimonianza che di fronte alle difficoltà non dobbiamo arrenderci”. I nomi degli autori che hanno preso parte all’iniziativa sono: Fabrizio Armillei, Francesca Barcaccia, Fiamma Bartoni, Alessandra Bellucci, Marco Bonacci, Sauro Boriani, Daniela Bosi, Katiuscia Di Giacomo, Moreno Fiavoni, Elisa Germani, Luca Maggiori, Marco Mola, Miro Piermarini, Ileana Presenzini, Mauro Santilli, Beatrice Siena.