L’Imam indagato per falsi contratti di lavoro

UMBERTIDE – Nella lista dei vari indagati per falsi contratti di lavoro è risultato anche l’Imam di Umbertide. Si sono appena concluse le indagini che hanno portato all’arresto dell’ambulante con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’indagine era volta a capire alcune incongruenze con l’effettiva attività svolta dal commerciante, che sarebbe risultato a capo di operai e magazzinieri, secondo l’inchiesta mai occupati ne retribuiti. I fatti avevano coinvolto una cinquantina di persone finite nel mirino dei carabinieri dell’ispettorato del lavoro di Perugia e di quelli di Città di Castello. Tutte le inchieste portate a termine sono legate con il presunto datore di lavoro che avrebbe attestato di aver impiegato Chafiq El Oqayly per far ottenere abusivamente il rinnovo del permesso di soggiorno. Con false attestazioni, si legge nell’avviso della conclusione delle indagini, il presunto datore di lavoro e il giovane marocchino, attraverso la predisposizione di documentazione falsa attestante tra di loro un rapporto di lavoro, costituita da contratto di assunzione e prospetti paga meramente fittizi, nonché successivo atto di licenziamento, avrebbero tentato di indurre in errore i funzionari dell’Inps che a fronte della domanda avrebbero corrisposto l’indennità di disoccupazione per il periodo dal 27 luglio 2012 al 31 ottobre 2012 per un importo pari a 7.400 euro. Ora i soggetti indagati avranno a disposizione del tempo per avanzare le loro contro richieste.

 

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