Maltempo, il vicesindaco Barelli: “Il centrosinistra faccia autocritica”
PERUGIA – “Sul maltempo Pd e Socialisti devono fare autocritica”. Va all’attacco il vicesindaco Urbano Barelli sulla polemica portata avanti dall’opposizione per gli effetti della bomba d’acqua. “Stupisce – afferma il Vice Sindaco – che chi ha mal governato la città per tanti anni, lasciandola senza manutenzione, oggi accusi la giunta Romizi per problematiche sicuramente attribuibili alla passata amministrazione. Nelle assemblee che il Cantiere Cittadino sta organizzando in molte zone e paesi della città, sono ricorrenti le lamentele sul fatto che da vent’anni non veniva fatta manutenzione ordinaria di molte scuole, aree verdi, strade e strutture pubbliche.”
“A ciò – continua Barelli – occorre aggiungere la disordinata gestione urbanistica del territorio degli ultimi trenta/quaranta anni, che ha portato alla progressiva impermeabilizzazione e cementificazione del suolo, fattori che oggi accentuano i pericoli derivanti dal cambiamento climatico e dagli eventi meteorologici estremi, aumentando il rischio idrogeologico. Abbiamo ereditato delle situazioni di forte criticità nel bacino di Santa Margherita e in quello del Bulagaio -prosegue il Vicesindaco- dove siamo già intervenuti con il ripristino della viabilità della strada di accesso al parcheggio di Sant’Antonio. Per risanare definitivamente questi due bacini, nell’ambito del progetto Italia sicura, abbiamo presentato, da più di un anno, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e alla Regione Umbria due progetti per un valore di oltre 60 milioni.”
“In ordine all’eccezionale evento atmosferico di domenica, quando in città, in tre ore, sono caduti circa 120 ml di acqua, (il quantitativo di due mesi di piogge!), preciso che il bollettino diramato sabato 11 dal Centro Funzionale Regionale di Protezione Civile dell’Umbria prevedeva una criticità regionale “ordinaria” (colore giallo) per rischio idrogeologico su tutti i settori regionali. Una criticità già registrata circa 12 volte nell’ultimo mese senza che si fossero verificati danni. Ciò nonostante, la situazione è stata gestita tempestivamente dal Centro Operativo Comunale – che costituisce il massimo organismo di gestione di protezione civile a livello comunale – che era già stato attivato con ordinanza del Sindaco Romizi n. 535 del 10 giugno, per fare fronte al grande afflusso di persone giunto in città in occasione di Perugia 1416. Il Centro Operativo Comunale è tuttora attivo e lo resterà fino alla cessazione dell’emergenza. Ricordo inoltre che la precipitazione di domenica ha un tempo di ritorno di 200 anni come attestato dal Centro Funzionale Regionale di Protezione Civile dell’Umbria.”
Il Sindaco ha inviato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri la richiesta di attivazione dello stato di emergenza, cosa diversa dallo stato di calamità a cui fanno riferimento nel comunicato stampa il PD e i Socialisti Riformisti che attiene esclusivamente al settore agricolo. “Mi auguro che il PD e i Socialisti Riformisti evitino polemiche strumentali e vogliano fornire un contributo alla soluzione dell’emergenza magari seguendo l’esempio del loro segretario regionale che si è attivato in Regione per verificare se sussistano le condizioni per la richiesta di stato di emergenza o calamità naturale, per avere informazioni sulla frequenza di eventi di questa portata, sulla gestione dell’emergenza e se esiste una stima del quadro complessivo dei danni provocati. Un atteggiamento costruttivo che è in linea con l’apprezzamento che il Premier Renzi ha ripetutamente manifestato nei confronti del sindaco Romizi”.