Marsciano, verso l’agricoltura del futuro: incontro sull’innovazione della filiera
MARSCIANO – Con il primo incontro pubblico dedicato all’agricoltura, svoltosi giovedì 8 novembre al Parco Verde di Schiavo, è iniziato il percorso di costruzione della “Convenzione per Marsciano 2019”, il metodo di ascolto, aperto e inclusivo, promosso dal PD e da forze del centro sinistra per raccogliere ed approfondire idee, programmi e progetti per il futuro di Marsciano da proporre alle forze economiche e sociali del suo territorio in vista delle elezioni amministrative del 2019.
L’incontro è stato un momento di confronto costruttivo grazie all’ampia partecipazione di agricoltori, imprese agricole, rappresentanti istituzionali e delle associazioni di categoria che hanno portato contributi, proposte e spunti utili per definire nuovi modelli di sviluppo dell’agricoltura del futuro.
Presente anche l’assessore regionale all’Agricoltura Fernanda Cecchini, che ha evidenziato gli investimenti del Programma di Sviluppo Rurale dell’Umbria in ricerca e innovazione cofinanziando le risorse europee ed investendo oltre 20 milioni di euro nella precedente programmazione nel trasferimento della ricerca nel settore agricolo e nell’industria di trasformazione, e 30 milioni nell’attuale programmazione 2014-2020 con cui sono stati attivati poli di innovazione tra imprese, Università, centri di ricerca, il 3 A Parco tecnologico agroalimentare dell’Umbria ed altri soggetti con progetti innovativi come ‘smart-meteo’, ‘smart farming’ per il benessere animale, agricoltura di precisione, logistica di filiera, produzione di materie plastiche da sottoprodotti agricoli e orticoltura 2.0, che interessano tutte le principali produzioni dell’Umbria, dall’olio al vino fino alla zootecnia. Ricerca e innovazione, ha anticipato l’assessore regionale, verranno rafforzati nella Politica Agricola Comune post 2020 con il raddoppio previsto delle risorse finanziarie rispetto all’attuale PAC.
Aggregare e accorciare le filiere locali, identificare il territorio con marchi di qualità, valorizzare le produzioni a ‘chilometro zero’ e istituire i “distretti del cibo”, strumento innovativo per lo sviluppo e promozione dei territori, sono le principali indicazioni emerse dagli interventi durante la discussione. Sfide importanti da sostenere con efficaci sinergie tra iniziativa pubblica e iniziativa privata e rilanciando forme di aggregazione delle filiere presenti sul territorio per ridare il giusto valore alle produzioni, un’impegno da portare avanti insieme alla rete di imprese, Università, mondo della ricerca per sviluppare un’agricoltura moderna, più competitiva e innovativa.
In quest’ottica, diversi interventi hanno evidenziato il ruolo sempre più decisivo delle tecnologie digitali e delle infrastrutture di rete nella gestione delle imprese agricole del presente e del futuro, dalla tracciabilità dei prodotti alla promozione online. Altro spunto interessante il programma europeo ‘Smart Villages’ (‘Villaggi Intelligenti’) lanciato dalla Commissione Ue che prevede opportunità per avviare esperienze di innovazione sociale e digitale per rivitalizzare le aree rurali e potenziare i servizi alla popolazione residente.
Altri inteventi hanno sottolineato la crescita dell’agricoltura biologica negli ultimi anni, un settore che sta conquistando spazi di mercato importanti ed al quale la nuova PAC post 2020 potrebbe riservare più importanza e risorse.