Narni, dedicata alla paura l’edizione 2017 del “Premio Mimosa”

NARNI – E’ dedicata al tema della paura l’edizione 2017 del Premio Mimosa promosso da Comune e associazione Minerva in occasione dell’8 marzo. Il concorso di scrittura narrativa è finalizzato a promuovere il racconto di momenti in cui siano state vissute esperienze pertinenti con la paura, “per evocare – spiegano gli organizzatori – ricordi significativi, esprimere idee, sensazioni, stati d’animo, affermare ideali, sogni, punti di vista. Come ormai da tradizione, i racconti potranno riguardare storie di vita vissuta o di pura fantasia e dovranno avere per protagoniste le donne.

“Il punto di vista della narrazione e la sua focalizzazione afferma la presidente dell’associazione Minerva Maria Cristina Angeli – sono liberi e i personaggi possono condurre la storia attraverso il racconto in prima o terza persona, il monologo, il flusso di coscienza, il dialogo epistolare o il diario”. “Sigmund Freud, padre della psicoanalisi – osserva la Angeli – distingueva tra la paura che richiede un determinato oggetto di cui si ha timore, dall’angoscia che indica una certa situazione che può essere definita di attesa del pericolo e di preparazione allo stesso, che può anche essere sconosciuto, e dallo spavento che designa invece lo stato di chi si trova di fronte a un pericolo senza esservi preparato, e sottolinea l’elemento della sorpresa. Lo scrittore di fantascienza, Frank Herbert, invece, nella sua famosa saga, “Dune”, fornisce una definizione calzante di cosa sia la paura e dei suoi effetti deleteri: “Non devo avere paura. La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l’annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e che mi attraversi. E quando sarà passata, aprirò il mio occhio interiore e ne scruterò il percorso. Là dove andrà la paura non ci sarà più nulla. Soltanto io ci sarò”.

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