Nocera Umbra, il gruppo “Balto” contro le esche avvelenate

NOCERA UMBRA – Nel solo mese di febbraio cinque casi di avvelenamento. E’ una vera emergenza quella delle esche avvelenate, emersa nel bilancio del gruppo cinofilo “Balto”, composto da 15 volontari che addestrano unità cinofile con lo scopo di fronteggiare la pratica dell’uso di esche – bocconi avvelenati e procedere quindi alla bonifica dei siti contaminati. I cani addestrati, da circa un anno vengono impiegati, sempre a scopo addestrativo, per le bonifiche delle zone oggetto di denuncia, con ottimi risultati.

I cani del gruppo cinofili sono ospitati nel canile comunale. Nell specifico, nel mese di febbraio c’è stato il caso di un esemplare di lupo trovato morto in località Vallefeggio con evidenti sintomi di avvelenamento. Ci sono stati due cani di un privato che hanno ingerito sostanze tossiche in località Monte Verguglio a breve distanza dal confine marchigiano. Altri due cani di un privato hanno assunto bocconi avvelenati nella zona di Carosina.

In tutti i casi, il costituendo Gruppo Balto con l’ausilio delle unità cinofile del canile comunale, in addestramento ha effettuato una ricerca/bonifica nelle tre aree contaminate rinvenendo diverse esche avvelenate. Le costanti esercitazioni a scopo addestrativo svolte dal Gruppo in quest’ultimo anno nelle zone contaminate oggetto di denuncia per casi di avvelenamento accertati, hanno portato al ritrovamento di numerose esche contenenti sostanze velenose ad azione letale.

“La piaga dei bocconi avvelenati – spiega il sindaco Giovanni Bontempi –  denota un comportamento di gravissima inciviltà. È doveroso ricordare che chi dissemina esche avvelenate viene punito da una specifica normativa penale poiché, oltre all’uccisione di animali domestici di cani e gatti, mette in serio pericolo anche l’incolumità umana e gli equilibri ambientali delle zone contaminate. Ringrazio il Gruppo Balto, per l’impegno, ed i risultati conseguiti sino ad oggi, frutto della passione per gli animali, ed il rispetto incondizionato della natura e del nostro territorio”.

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