Nocera Umbra, la consigliera Tiburzi all’attacco sul piano di rientro: “Comune sull’orlo del collasso”

NOCERA UMBRA – Un vero e proprio “disastro”. Non usa mezzi termini la consigliera comunale Valentina Tiburzi, del gruppo “Rivoluzionati”, che martedì ha votato contro il piano di rientro dal disavanzo che ha varato la giunta. “Si evidenziano gravi criticità  gestionali (a dir poco), una rilevante presenza di residui passivi,   e una cronica incapacità di “riscossione” ;  detto in  modo franco e crudo:  un vero e proprio disastro”, ha detto la Tiburzi parlando dei documenti del bilancio, varati in questi giorni. “È  inutile negare ogni evidenza, o mettere la testa sotto la sabbia:  il Comune è  sull’orlo del collasso; fatto che, del resto, si profilava già da diverso tempo”.

“Non giova  dire  è  colpa mia , é colpa tua, è colpa della passate  amministrazioni. La solita filastrocca ! Vogliamo andare indietro a cercare le responsabilità?  Ok, noi siamo disposti a  fare critica, cioè a riconoscere le responsabilità della passata amministrazione di centro-sinistra. Ma per le maggiori responsabilità dovremmo risalire all’ epoca del terremoto del 1997  e della ricostruzione, quando la gestione era della maggioranza di centro-destra  e abbiamo assistito all’immane  sperpero di denaro pubblico. Scaricare la colpa  gli uni  sugli altri non  aiuterà questa Amministrazione a pagare i 3.400.000 euro  di fatture  pendenti  a  ditte, società e professionisti locali, che sono creditori, nonché cittadini di questo Comune. Noi  consiglieri eletti,  che al momento delle votazioni  ci siamo impegnati nei confronti dei  cittadini, conoscevamo le condizioni  di precarietà e di difficoltà  dell’Ente, pertanto il nostro  dovere ora dovrebbe  essere quello di impegnarsi   in ogni modo per superare questa grave crisi. Questo continuo piagnucolare, risulta  patetico  e certo non ci aiuterà a pagare  il conto, cioè a sanare l’attuale  disavanzo  pari a 814 mila euro. Inoltre, il problema non è solo questa somma di disavanzo, ma è anche  il fatto che  questo modo di operare produce  l’aumento inarrestabile di tale disavanzo,  ad una specie di escalation irreversibile”. Per la Tiburzi “ci vogliono soluzioni, idee, progetti seri e fattibili, non arroganza e presunzione”.

“E’ impensabile che i cittadini debbano subire un ennesimo aggravio di tasse senza avere un ritorno in servizi e servizi efficienti.  Il comune è vittima  di  una  disorganizzazione cronica  e allarmante, non c’è Nocerino che non si lamenti, non c’e’ servizio che funzioni, non c’e’ cittadino che ottenga risposta.  Però ad aumentare le tasse, in questo si,  siamo eccellenti”.

Poi entrando nel dettaglio: “Si può facilmente  notare che nel piano di risanamento  spicca   la voce Aumenti”,  peraltro  con diminuzione di  alcuni servizi utili, ma non si  vedono   tagli alle  tante spese inutili, e ripeto “spese inutili”! Le frazioni sono abbandonate a se stesse , lo stato della  viabilità  è sotto gli occhi di tutti,  il servizio  smaltimenti rifiuti (Vus) sembra che si sia dimenticato dell’esistenza di  questa zona;  questo forse  è dovuto al fatto  che il Comune  ad oggi  è debitore verso quell’Ente  di ben  823.000 euro”. Pesano sul bilancio, riferisce Tiburzi, la moltitudine di contenziosi e le pendenze giudiziarie per migliaia e migliaia di euro. “Paghiamo più  “noi”  per i  consulenti che  il comune di Perugia!  Con tutti questi   esperti e sapienti dovremmo  essere tra i primi comuni   funzionali  e virtuosi!”.

La Tiburzi smonta anche le ultime dichiarazioni del sindaco sul disavanzo. “Se coloro che devono pagare milioni di euro ai cittadini di Nocera  decidessero domattina di farlo tutto il disavanzo scomparirebbe in un attimo”, aveva detto Bontempi.  “Questa recente dichiarazione del sindaco non è aderente alla realtà, ovvero  risulta   un puro equilibrismo verbale basato su una lettura fuorviante (o  furbesca)  del presente Bilancio”. Furbesca perché a bilancio sono stati messi immobili che non fanno più parte del patrimonio o che non esistono più. “Beni fantasma”. “C’è da chiedersi: ma come è possibile inserire nella colonna “attivo” beni venduti o demoliti, nel calcolo del  patrimonio? E d’altra  parte, mi domando  perché  non sono stati  inseriti nel patrimonio passivo  strutture come  il Monastero di S. Giovanni? Quest’ ultimo bene  è stato preso in carico nel 2014,  per una durata trentennale, con l’onere della conservazione, della manutenzione e con l’obbligo di stipula di apposita assicurazione.  Fin da allora (2014)  tale bene non è stato mai inserito nei Bilanci di previsione  né nei bilanci consuntivi”.

La Tiburzi invita quindi l’assessore al Bilancio ad avviare un “piano di emergenza  idoneo e ragionevole  per provvedere al pagamento  di  tutte quelle ditte,   professionisti e cittadini  che sono  creditori,   e  che oggi, proprio  a causa del mancato introito,  sono in gravi difficoltà economiche o rischiano il fallimento”. Un invito alla giunta viene fatto anche alla giunta nella gestione della cosiddetta “Cassa comune”, evitando che i “fondi vengano utilizzati non secondo la propria specifica e corretta destinazione”.

 

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