Nocera Umbra, Rivoluziona-ti chiede spiegazioni sul mancato introito Ici dellla Ex Merloni
NOCERA UMBRA – Sul buco di bilancio causato dal mancato introito dell’Ici della Ex Merloni interviene anche il gruppo consiliare “Rivoluziona-ti”. Con una missiva si chiede al sindaco di procedere in giudizio nei confronti di quei soggetti che non hanno provveduto all’espletamento delle loro funzioni; chiede copia della documentazione inviata alla Corte dei conti relativamente a tale negligenza dagli anni 2008 in avanti”.
“I consiglieri di Rivoluziona-ti- dicono – non intendono far pagare ai cittadini di Nocera Umbra gli errori commessi da amministratori e dipendenti incompetenti. E’ ora di dire basta a questi soprusi che da anni, decenni limitano le opportunità dei Nocerini. Oggi essere dipendente pubblico è forse da privilegiati, da “ ricchi“ perché siamo il paese con la media redditizia più bassa in Umbria e chi gode di questi privilegi deve essere consapevole che ha cinque fondamentali responsabilità :quella civile (se arreca danni a terzi, intranei o estranei all’amministrazione, o alla stessa amministrazione), penale (se pone in essere comportamenti qualificati dalla legge come reato), amministrativo-contabile (se arreca un danno erariale all’amministrazione di appartenenza o ad altra amministrazione), disciplinare (se viola obblighi previsti dalla contrattazione collettiva, dalla legge o dal codice di comportamento) e dirigenziale (per il solo personale dirigenziale, che non raggiunga i risultati posti dal vertice politico o si discosti dalle direttive dell’organo politico). E’ ora, una volta per tutti di dire, ma soprattutto di agire:” chi sbaglia paga “ e di smetterla di far pagare i semplici cittadini, perché di questo passo non basterà Imi- tasi- tari- irpef e qualsivoglia tassa per tamponare tutte le inoperosità di chi ci ha amministrato sid’ora. Basta di pagare avvocati ai nostri Dirigenti, hanno uno stipendio per poterselo permettere. I cittadini di Nocerini sono invece classificati i più poveri dell’Umbria e non hanno energie e fondi da devolvere in beneficenza”.