Perugia 1416, il regista incontra il Rione di Porta San Pietro

PERUGIA – Sede, taverna, corteo, maxischermi, speaker e acustica. Gli argomenti all’ordine del giorno nell’incontro con una rappresentanza del Magnifico Rione Porta San Pietro con il regista Mantovani (in vista di un confronto con tutto il Consiglio dei Savi), rappresentano esigenze comuni a quasi tutti gli altri. Il quarto degli incontri con il nuovo coordinatore artistico della manifestazione di Perugia 1416 (dal 9 all’11 giugno) è stato un primo importante passo per riprendere in mano le fila dell’organizzazione del corteo storico.

E di osservazioni e proposte, sul tavolo del centro socio culturale di Ponte San Giovanni, ne sono state fatte diverse. “È stato un incontro molto proficuo, ci ha colpito il suo entusiasmo ma anche la sua grande efficienza – spiega il Priore Gianluca Millucci – Abbiamo approfondito molti aspetti. Vogliamo migliorare il corteo, per questo chiediamo che siano dettate regole più precise per la valutazione del punteggio. Sarebbe opportuno che l’associazione stili una bozza, da sottoporre ai Rioni, che sarà poi inserita nel regolamento, in cui vengono definiti chiaramente i criteri di valutazione qualitativa del corteo. Dobbiamo puntare a migliorarlo, anche nella sua composizione, quindi selezionare bene i figuranti etc. Abbiamo chiesto di poter perfezionare anche l’acustica durante le scene significative della sfilata, compresa la diretta dei vari eventi. I visitatori – sottolinea Millucci – devono sentire bene le parole e i commenti, capire cosa accade. L’obiettivo è quello di coinvolgere più persone possibili e guardando si aumenta la partecipazione. Già dal venerdì, quindi per il 9 giugno, iniziare a pensare forme di corteo per aumentare il senso di appartenenza, di adesione. Tutte richieste, le nostre, che sono in linea con quelle degli altri Rioni. Lo stesso regista ha notato che c’è una omogeneità delle richieste e delle migliorie, non ci sono discordanze, quindi siamo tutti proiettati nella stessa direzione. La Taverna invece la vedo uno scoglio durissimo, come anche la sede. Il Frontone sarebbe molto bello da utilizzare, ma tanti dicono che sia un luogo inflazionato per gli eventi. Non è facile trovare una soluzione, né gestire il rispetto delle normative sanitarie. Forse anche per quest’anno dovremmo appoggiarci ad uno o più ristoranti”. Ora avanti il prossimo, per chiudere il primo giro di confronto. Martedì sera tocca a Porta Santa Susanna.

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