Perugia, a Palazzo Cesaroni l’ultimo incontro sulla politica internazionale

PERUGIA – Si è svolto  a Palazzo Cesaroni il convegno sul tema “La primavera araba (utopia o gelida realtà)”, patrocinato dall’Assemblea legislativa dell’Umbria e condotto
dal vicepresidente Marco Vinicio Guasticchi, con interventi dell’ex-ambasciatore della Repubblica italiana al Cairo, Claudio Pacifico (anche autore del libro “Sogni e diffusioni delle Primavere arabe”), e di  Mimmo Srour, responsabile per le politiche del Mediterraneo del Psi.  “Le primavere arabe – è stato detto – sono parse inizialmente un
processo di crescita e di democratizzazione di quei Paesi, ma la realtà è
che hanno acuito lo stato di crisi con guerre civili, spargimento di sangue e
nessun nuovo diritto”.

“Credo sia necessaria una grande attenzione da parte di tutti i livelli istituzionali sulle dinamiche in atto nell’area del Medio Oriente – ha detto il vicepresidente Guasticchi – per comprendere le ragioni delle problematiche originatesi con la cosiddetta Primavera araba ed affinché l’attuale crisi possa trasformarsi in una opportunità positiva, sia sul
piano politico che economico. Il nostro obiettivo è quello di accrescere la conoscenza di situazioni di criticità che la politica deve conoscere affinché la sua azione non resti circoscritta nei propri confini territoriali. La Regione deve comprendere anche fenomeni che vanno al di
là”.

CLAUDIO PACIFICO: “In un primo momento, subito dopo le primavere arabe si era pensato a una crescita della Regione verso sistemi più democratici e rispettosi dei diritti civili, ma la verità è quella che abbiamo davanti agli occhi: l’effetto delle primavere, insieme alla conquista dell’Irak nel 2003, ha destabilizzato l’intera regione, nella totale incoscienza della maggior parte dell’Occidente. Da lì sono scaturiti problemi che a distanza di sei anni continuano a provocare morti e distruzione e sono alla base di
fenomeni come il terrorismo e l’esodo di masse di profughi. Ancora adesso non riusciamo a capire che dobbiamo cercare di promuovere una stabilizzazione
della regione se vogliamo effettivamente arrestare questa evoluzione negativa degli ultimi anni con tutto quello che ne consegue, non solo in termini materiali ma anche di valori.  Il punto di fondo è che tutto quello che consegue alle primavere arabe ha
avuto effetti devastanti sulla vita, sul funzionamento e sulla struttura del Mediterraneo e dell’Europa. Molti pensano che l’Europa non stia facendo abbastanza, sulle migrazioni ma anche sul terrorismo. Certamente occorre cercare da una parte di contrastare questi fenomeni ma dall’altra cercare di dare una stabilizzazione a questa regione che, essendo confinante con la nostra, inevitabilmente riversa questi problemi su di noi”.

MIMMO SROUR: “Non si è imparato nulla dagli errori del passato. Spargimento di sangue, guerre civili e nessun nuovo diritto. I molti problemi del Mediterraneo e dei paesi che vi si affacciano, tra cui l’Italia, derivano dalla cosiddetta Primavera araba. In realtà non si è trattato di una ‘primavera’ ma è stato piuttosto un baratto tra l’America e l’Islam politico per affidare alle monarchie oscurantiste del Golfo (che ancora vivono in una sorta di Medioevo dei diritti) la distruzione di quello che c’era di laico in Paesi come l’Egitto e la Siria. Fa eccezione solo la Tunisia, che rappresenta l’unica esperienza con qualche aspetto positivo. I Paesi del Golfo hanno approfittato delle esigenze reali di libertà di una parte delle popolazioni per finanziare e assistere, insieme a Usa ed Europa, alla distruzione di quegli stati attraverso gruppi di combattenti che provengono da oltre 80 Stati del mondo, compresa la Francia. È stato ripetuto l’errore commesso in
Afghanistan, trasformato in una palestra per il jihadismo islamico, che poi si è diffuso in tutto il mondo. I primi a pagarne le conseguenze sono stai gli americani, l’11 settembre. I bombardamenti in Libia non hanno prodotto una democrazia ma una nuova guerra civile (forse tra compagnie petrolifere), nuova instabilità e un ponte per la partenza incontrollata di barconi e disperati. Oggi, nello Yemen, l’Arabia Saudita, appoggiata dall’Occidente, sta procedendo alla distruzione del Paese, nel silenzio generale”.

L’ultima delle tre conferenze si svolgerà mercoledì 29 novembre, sempre alle ore 17.00, sul tema: “Il conflitto siriano” (“scenari e future prospettive”) con Mimmo Srour-responsabile per le politiche del Mediterraneo del Psi; Marco Vinicio Guasticchi-vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria; Paolo Vinti-ex presidente dell’Ordine degli architetti di Perugia; Gianni Drisaldi-consigliere dell’Ordine degli
ingegneri di Perugia.

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