Perugia, allarme conti in Comune: calano i trasferimenti statali

PERUGIA –  Problemi al comune di Perugia per quanto riguarda l’approvazione del bilancio comunale, fissata per la fine di marzo. Il comune chiede alla Regione, oltre i due milioni del minimetrò, di aumentare le risorse sul trasporto pubblico e quindi il finanziamento alla linea minimetropolitana.

Il taglio sul minimetrò quest’anno sarà maggiore. A Palazzo dei Priori verranno a mancare tra i 4 e i 4,5 milioni di entrate, pari al 2,5/3 per cento delle entrate correnti complessive (160 milioni circa). Il costo annuo tra autobus, scale mobili, ascensori, minimetrò e finanziamento del biglietto unico si aggira sui 21 milioni: 9 circa servono per il minimetrò. A questi si aggiungono 5,5 per la manutenzione, 3,5 per capitale e interessi. Gli altri 12 milioni sono il costo del Tpl. La Regione di questi ne tira fuori solo 7,2. La rimanente pare 4,8 è a carico del comune. Ma questi sette milioni sono pochi. Tutto questo va avanti da anni, dai tempi di Boccali sindaco.

Il comune di Perugia dovrà rinunciare anche a due milioni circa di finanziamenti statali e si dovrà accontentare di 25,5 milioni provenienti dal Fondo di solidarietà. Nel 2016 erano 26,4. Ma non finisce qui: il Fondo di compensazione Tasi, dopo l’eliminazione dell’imposta, dovrebbe passare da 5,3 a 4,2 milioni. Insomma, chiudere il bilancio quest’anno sarà davvero dura.

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