Perugia, aperte fino al 3 marzo le iscrizioni per il Corso di perfezionamento in progettazione, gestione e coordinamento dell’Oratorio

PERUGIA – E’ stato avviato in Umbria, nel 2011, un percorso di studio-formazione per animatori e responsabili d’Oratorio dall’Università degli Studi di Perugia, in collaborazione con la Conferenza episcopale umbra (Ceu) e con gli Oratori e Circoli ANSPI (Associazione Nazionale San Paolo Italia), rivolto a quanti operano nelle realtà oratoriali presenti sul territorio nazionale. Si tratta di un’iniziativa che viene riproposta nel 2017 attraverso il Corso di perfezionamento in progettazione, gestione e coordinamento dell’Oratorio promosso dal Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione dell’Ateneo perugino con la compartecipazione del Coordinamento Oratori Umbri della Ceu e dell’ANSPI. Le iscrizioni al Corso si chiuderanno il prossimo 3 marzo e gli interessati, per info dettagliate, possono rivolgersi alla segreteria didattica del Corso (cell. 334.1763214, e-mail: cdp.oratorio@unipg.it) e consultare il sito oratorio.unipg.it o la pagina Facebook dedicata al Corso.

Negli anni precedenti (2011-2015) questo Corso è stato frequentato da 135 iscritti provenienti da tredici regioni, conclusosi con la presentazione e discussione degli elaborati da parte di ogni corsista. La formazione per coloro che scelgono di vivere l’esperienza di animatori e coordinatori di Oratorio è importante. Basti pensare che in Umbria sono attivi 110 realtà oratoriali frequentate tutto l’anno da circa 5mila bambini e adolescenti, che superano nel periodo estivo le 9mila presenze.

Su questa iniziativa formativa si è espresso il cardinale arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Gualtiero Bassetti, presidente della Ceu, nello “Speciale Anspi” («Avvenire» 23 febbraio 2017). L’Oratorio, secondo il porporato perugino, «è un laboratorio di progettualità chiamato ad essere comunità educativa, nell’ottica d’una pastorale giovanile integrata. Oggi rappresenta l’opportunità di crescere e maturare mettendo avanti quel primato della relazione su cui la Chiesa insiste e che è la base d’ogni scelta educativa libera e responsabile, in un contesto sempre più eterogeneo e multietnico».

L’inclusione di chi arriva da altre culture, per il cardinale Bassetti si coniuga con l’integrazione «perché gli oratori sono per definizione luoghi di dialogo e costruzione della pace sociale. Il contesto comunitario che si viene a creare infatti, non discrimina in base alla provenienza, perché tutto è orientato al bene comune».

Un’opportunità che ha bisogno di animatori e responsabili «con una formazione di tipo professionale… Gli educatori – evidenzia l’arcivescovo di Perugia – devono saper rispondere alle pressanti sfide dell’emarginazione, dell’interculturalità e persino delle nuove tecnologie. In definitiva, necessitano d’una rigorosa competenza, che poggi su una testimonianza di vita autenticamente cristiana».

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