Perugia, Barelli: “Nonostante le inchiesta la differenziata non è diminuita”

PERUGIA –  Otto mesi di tempesta amministrativa e giudiziaria sul gestore dei rifiuti a Perugia non potevano non avere delle conseguenze anche sul servizio. Dopo l’interdittiva antimafia e le inchieste giudiziarie, per molti mesi si è dubitato della capacità di Gesenu e dei suoi dipendenti di svolgere il servizio di gestione dei rifiuti (che anche in precedenza non era esente da critiche) e nei cittadini si era diffusa l’idea dell’inutilità della raccolta differenziata. “Nonostante i diversi provvedimenti ed inchieste su Gesenu s.p.a., nonostante l’incertezza sul futuro della società, nonostante le preoccupazioni manifestate più volte dal sindacato e dai lavoratori –spiega il Vicesindaco Urbano Barelli- la raccolta differenziata nel 2015 non è diminuita. Infatti il Comune di Perugia è passato dal 60,3% del 2014 al 60,4% del 2015 con un, modesto ma positivo, più 0,1%.”

Il dato diffuso dalla Regione nei giorni scorsi non tiene conto delle “Linee guida per il calcolo della percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani” dello scorso 26 maggio, per le quali, nel calcolo della percentuale della raccolta differenziata, va considerato anche lo spazzamento stradale avviato al recupero che il Comune di Perugia ha attivato nell’ottobre scorso.

“Consapevoli delle evidenti difficoltà di Gesenu e della necessità di far recuperare credibilità al sistema della raccolta dei rifiuti –prosegue il Vicesindaco- il 5 febbraio abbiamo organizzato un importate convegno sui rifiuti e sull’economia circolare e il 14 febbraio avviato il progetto Raccoglincentro con mastelli, tre itinerari di raccolta con l’apposito furgoncino denominato Raccoglincentro e tracciabilità dei rifiuti. Il nuovo sistema ha portato la raccolta differenziata nel centro storico dal 59,7% al 67,6% così distinta: dal 72,2% al 76,8% per le utenze domestiche, dal 49,5% al 61,6% per quelle commerciali con il maggior successo per il Raccoglincentro che è arrivato all’83%.” “Altro importante segnale che abbiamo voluto dare alla città è stata la riduzione della TARI che abbiamo abbassato di circa il 10% per le famiglie e 3% per le utenze non domestiche. Attualmente –ha concluso Barelli- stiamo lavorando alla miglioramento del servizio anche nel resto della città e per questo abbiamo organizzato il “Cantiere cittadino” per lanciare il Patto civico sui rifiuti con lo slogan: “meno tasse e più partecipazione”.

Si è concluso proprio nei giorni scorsi il primo ciclo di 13 incontri del cantiere, che ha visto rappresentanti dell’Amministrazione comunale e cittadini confrontarsi, nel corso di incontri organizzati da Associazioni del territorio e Proloco, sui temi dei rifiuti, della tutela dell’ambiente, aree verdi, bilancio e manutenzione delle strade, analizzando problematiche, criticità, ma anche le nuove opportunità offerte alla cittadinanza soprattutto in materia di raccolta dei rifiuti. “Gli incontri hanno confermato –ha sottolineato il Vicesindaco– che a Perugia vi sono un volontariato ed un associazionismo diffusi che rappresentano per la città una grande ricchezza e risorsa. Ritengo che una città intelligente o “smart” debba ora essere in grado di fare il salto di qualità. Per questo sarà determinante coinvolgere tutte le forze della città sui temi di cui si è discusso, partendo dal Comune, ma anche associazioni, proloco, università, ordini professionali e, soprattutto, cittadini che devono essere gli attori principali per migliorare la qualità complessiva del verde urbano”.

Gli incontri –che riprenderanno dal 13 settembre a San Fortunato della Collina- hanno, finora, riguardato i territori di Mugnano e San Martino, in collaborazione con le locali proloco. Poi è stata la volta di Fontignano (in collaborazione con la Proloco), Castel del Piano (Umbria next, centro socio-culturale e Teatro della Filarmonica), Colle Umberto (associazione ricreativa, culturale e sportiva), Piccione (proloco di Piccione), Ponte Felcino (Umbria Next), Sant’Orfeto (proloco), Santa Maria Rossa (comitato per la salute pubblica), Santa Sabina (Arci di Santa Sabina), Monte Tezio (Amici del Tezio), Fratticiola Selvatica (proloco), Balanzano (proloco) ed infine Strozzacapponi (Arcs di Strozzacapponi). “Proprio nel momento peggiore per Gesenu –ha concluso il Vicesindaco- il Comune di Perugia, oltre ad aver impedito il tracollo dell’azienda, garantito il servizio ed il posto di lavoro a 480 dipendenti e assistito alla storica cessione delle quote al nuovo socio privato, è riuscito a rilanciare il servizio di raccolta dei rifiuti con nuovi progetti, a ridurre la TARI, aumentare la raccolta differenziata e ad avviare un nuovo percorso di partecipazione pubblica, sulla strada verso la tracciabilità dei rifiuti e la tariffazione puntuale.”

 

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