Perugia, Domenica delle Palme: i cristiani nella Settimana Santa chiamati a chinarsi a «lavare i piedi al fratello povero profugo o italiano in memoria di un Amore più grande»

PERUGIA – Con la Domenica delle Palme – a Perugia è celebrata con la benedizione dei ramoscelli d’ulivo davanti all’arcivescovado, processione e messa in cattedrale – i cristiani si apprestano a vivere la Settimana Santa. Nell’Anno Santo della Misericordia sarà vissuta più intensamente nel raccoglimento spirituale e nel compiere opere di carità. E’ quanto esorta a fare la Caritas diocesana, sollecitata dal suo pastore, il cardinale Gualtiero Bassetti, nel chiedere ai credenti di chinarsi a «lavare i piedi al fratello povero profugo o italiano in memoria di un Amore più grande: Cristo immolatosi sulla croce per la salvezza di tutti».

Non è casuale che Giovedì Santo (24 marzo), nella celebrazione della Coena Domini in cattedrale alle 18, il cardinale compirà il rito della lavanda dei piedi ad alcuni ospiti della Caritas (profughi e fruitori degli “Empori della Solidarietà”, opere segno diocesane giubilari) e volontari che accolgono-servono queste persone in difficoltà. Tra i profughi ci saranno tre donne in stato di gravidanza, di cui una all’ottavo mese, provenienti dal continente africano.
A spiegare questo gesto è Daniela Monni, direttrice della Caritas diocesana: «Nella lavanda si ricorda il gesto di Gesù, che, lavando i piedi ai dodici discepoli, lava i piedi a tutta la Chiesa per amore. Il nostro cardinale arcivescovo laverà i piedi a coloro che sono chiamati oggi a servire i più piccoli e deboli e ai disagiati e dimenticati, quelli che danno fastidio. Tra questi ci sono i profughi di guerre o spinti dalla miseria, dalla mancanza di diritti o perché hanno perso il lavoro, una casa …, fino a perdere la speranza».
«La Chiesa – evidenzia Daniela Monni –, attraverso la vita di ogni credente, che si rende “docile strumento” dell’amore di Dio, si china a fasciare molte ferite facendo così memoria dell’amore che Gesù ha avuto per i discepoli e portando gocce di speranza e sollievo nelle “valli oscure” del nostro tempo. Per questo tutti i credenti in Cristo sono chiamati a “lavare i piedi”, a servire il fratello in difficoltà che ci vive accanto. Tutti abbiamo bisogno di essere amati e accolti come i dodici discepoli che vennero amati da Gesù sino alla fine». E’ per questo che va vissuta con più intensità spirituale e sobrietà la Settimana Santa e tutto l’Anno Santo della Misericordia, rigenerandoci nella fede e preparandoci all’incontro con il Signore.

La stretta connessione tra Via Crucis e Giubileo della Misericordia.
A spiegare la stretta connessione tra il messaggio della Via Crucis del Venerdì Santo e il Giubileo Straordinario della Misericordia, è il cardinale Bassetti, che ha curato per papa Francesco le meditazioni delle XIV Stazioni della Via Crucis al Colosseo. Questo Giubileo, ha commentato di recente, «rappresenta lo sfondo su cui si muove tutta la Via Crucis», la quale, «così come l’Anno Santo, vuole parlare a tutti gli uomini e le donne di oggi che a me sembrano sempre più soli e confusi, inseriti dentro una società in continuo movimento che consuma tutto velocemente – beni, affetti e desideri – e che sembra avere smarrito sia la nozione di peccato che quella di verità».

Il cardinale Bassetti vicino a chi soffre e al mondo del lavoro.
In questa società sempre più individualista, il cardinale Bassetti invita credenti e uomini di buona volontà ad essere sempre vicini ai più sofferenti ed emarginati. Vicinanza che lo stesso porporato non riserva loro solo nei periodi “forti” dell’Anno liturgico – la Quaresima e l’Avvento -, ma che rinnova periodicamente con il recarsi nei luoghi di maggiore sofferenza, oltre che in quelli di lavoro per incoraggiare quanti sono in difficoltà. Martedì Santo (22 marzo) sarà, al mattino (ore 8.30), presso l’Azienda “Igi-Primigi” in Corciano, per vivere con maestranze e dirigenti la preparazione alla Pasqua; nel pomeriggio (ore 17.30) visiterà alcuni reparti dell’Ospedale “Santa Maria della Misericordia” in Perugia e celebrerà l’Eucaristia con malati, familiari, operatori sanitari e volontari nella cappella interna, voluta, dallo stesso cardinale, tra le sette chiese giubilari dell’Archidiocesi. Mercoledì Santo (23 marzo) si recherà in visita all’Azienda Cucinelli in Solomeo, dove celebrerà la messa (ore 12). Giovedì Santo (24 marzo), nel primo pomeriggio, il porporato sarà in visita alla Sezione femminile del Carcere, dove compirà il rito della lavanda dei piedi ad alcune detenute.

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Programma del Triduo pasquale nella cattedrale di San Lorenzo

I riti del Triduo pasquale nella cattedrale di Perugia saranno preceduti dalla Messa Crismale nel pomeriggio (ore 17) del Mercoledì Santo (23 marzo), che, come è tradizione, ha inizio con la suggestiva processione dei sacerdoti dal chiostro di San Lorenzo alla cattedrale, attraversando piazza IV Novembre. Questa celebrazione vedrà la partecipazione di numerosi sacerdoti e religiosi attorno al proprio Pastore. E’ il segno tangibile di unità dell’intera comunità ecclesiale nel giorno in cui i sacerdoti rinnovano la loro promessa formulata nel momento dell’ordinazione presbiterale. Ad unirsi al vescovo, in questa solenne concelebrazione, saranno anche i diaconi, i seminaristi, i laici impegnati a vario titolo a livello diocesano e parrocchiale e i ragazzi che riceveranno il sacramento della Cresima nell’arco dell’anno.
Giovedì Santo (24 marzo) si terrà la celebrazione della Coena Domini (ore 18) in ricordo dell’istituzione dell’Eucaristia, “sorgente” dove i cristiani attingono la forza per il loro impegno nella carità, che è il grande dono che il Signore fa loro rappresentato dal servizio più umile, quello della lavanda dei piedi. In serata (ore 21-24) si terrà l’Adorazione eucaristica all’altare della Riposizione. La preghiera sarà animata dai seminaristi della Diocesi. La Coena Domini sarà preceduta dalla celebrazione capitolare dell’Ufficio delle Letture e delle Lodi mattutine (ore 9), presieduta dal cardinale con i canonici ed animata dal gruppo corale “Armonioso Incanto”. Questa celebrazione si ripeterà alla stessa ora anche il Venerdì Santo ed il Sabato Santo.
Venerdì Santo (25 marzo) è la giornata in cui la Chiesa e tutti i fedeli si raccolgono in preghiera dinanzi alla Croce spes unica e celebrano la Passione e Morte del Signore con il digiuno e la penitenza. In cattedrale, alle ore 18, il cardinale Bassetti celebrerà la liturgia della Passione con l’adorazione della Croce. In serata, alle ore 21, con ritrovo dei fedeli in cattedrale, si svolgerà la Via Crucis nel centro storico.
Sabato Santo (26 marzo) è la giornata del silenzio e dell’attesa, dove i credenti in Cristo sono chiamati a vivere la Notte Santa, in cui la Chiesa e lo Spirito generano alla vita i figli di Dio, che celebrano la loro “più vera identità”. Nella cattedrale di San Lorenzo, la celebrazione della Veglia pasquale inizierà alle ore 22 con il suggestivo rito della benedizione del fuoco e dell’accensione del cero pasquale. Durante la liturgia presieduta dal cardinale riceveranno i sacramenti dell’iniziazione cristiana (Battesimo, Cresima, Eucaristia) alcuni catecumeni giovani-adulti, che hanno fatto un percorso di fede, chiamato Catecumenato, nelle loro comunità parrocchiali.
Domenica di Pasqua (27 marzo) è la Giornata dell’Alleluia! La Risurrezione del Signore è per i cristiani il giorno della nuova creazione: in Cristo fiorisce la vera vita e la speranza. In cattedrale, alle ore 11.30, si terrà la S. Messa Pontificale presieduta dal cardinale insieme ai canonici. Al termine, la Corale Laurenziana eseguirà il tradizionale canto dell’Alleluia dal “Messiah” di Handel.

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