Perugia, grande partecipazione al consiglio comunale aperto sul referendum

PERUGIA – E’ positivo il bilancio del consiglio comunale aperto, svoltosi a Palazzo dei Priori, sul referendum costituzionale. “Una bella pagina scritta dal Consiglio Comunale di Perugia che ha ospitato nell’aula consiliare un dibattito aperto e dai toni appropriati sulla Riforma Costituzionale -. dice il consigliere dem Leonardo Miccioni – Ho fortemente voluto che questo accadesse e ringrazio i colleghi consiglieri del Partito Democratico che hanno firmato la richiesta inoltrata alla presidenza del consiglio e quelli degli altri gruppi consiliari che hanno sostenuto questa proposta”.

“La grande partecipazione di pubblico e l’interesse per il tenore dei numerosi interventi che hanno connotato in positivo il dibattito, hanno messo in evidenza quanto le persone sentano il bisogno di confrontarsi e di partecipare attivamente su un tema che percepiscono come reale e concreto, di rilievo per il loro essere cittadini. Risulta evidente la volontà di arrivare al voto del 4 dicembre consapevoli della propria scelta, sfuggendo allo schieramento fine a se stesso, senza aderire ad una fazione, ma abbracciando in un modo o nell’altro, un’idea di futuro per il nostro Paese. Oggi più che mai, sono quindi convinto . dice Miccioni – che promuovere questa giornata di sano e libero confronto, sia stata una buona pratica della democrazia nel senso più alto e aulico del termine e che anche questo sia uno dei tanti doveri dell’amministrazione pubblica, specialmente se si tratta dell’ente comunale, primo e più stretto anello tra i cittadini e chi li governa”.

“E se un merito c’è stato, è proprio quello di aver chiamato al confronto la società civile e le forze sociali, non rimanendo imprigionati in un infruttuoso botta e risposta tra gruppi politici, ma spronando alla riflessione costruttiva sia coloro che hanno deciso di intervenire sia coloro che, e ribadisco sono stati davvero tanti, hanno preferito ascoltare. La riforma costituzionale, nonostante quanto debolmente sostenuto da alcuni, è di grande importanza anche per i Comuni considerato che la trasformazione del Senato in “Camera dei territori”, delinea un nuovo rapporto tra Stato, Enti Locali e Regionali e chiama i Sindaci ad un nuovo ruolo nella vita delle Istituzioni. Il Senato previsto dalla riforma, camera rappresentativa degli enti territoriali elettivi, sarà un efficace strumento per consentire a Regioni e Enti Locali di partecipare all’attuazione, alla fattiva elaborazione e alla verifica dell’attuazione di politiche comunitarie, cosa che consentirà al cittadino di essere sempre più vicino alle possibilità offerte dall’Unione Europea. Non chiedo, non chiediamo, pertanto, “solo” di riformare la Costituzione, che rimane motivo di orgoglio e paradigma di comportamento nei suoi principi fondamentali, ma di credere nell’ambizioso progetto che mira a cambiare il nostro Paese. Il superamento del bicameralismo perfetto, la riduzione dei costi della politica e lo snellimento dell’iter legislativo, la revisione dei rapporti tra Stato e Regioni, il nuovo ruolo del Senato sono le principali ragioni per cui sostengo convintamente il Sì”.

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