Perugia, il Pd: “Sulle grandi opere Romizi si prende meriti non suoi”

PERUGIA – “Romizi si prende meriti non suoi, come se i bandi e i progetti fossero stati sviluppati nell’ultimo periodo”. Il gruppo consiliare del Pd va all’attacco del primo cittadino per le ultime dichiarazioni rilasciate.

“Siamo profondamente stupiti per le dichiarazioni del Sindaco, riportate dalla stampa locale, negli ultimi giorni. Romizi, oltre a scoprire che “c’è la crisi” e che la desertificazione dei centri storici è problema che riguarda moltissime città, per la riqualificazione cittadina si ascrive meriti non suoi, come se progetti e bandi di finanziamento fossero stati sviluppati solo a partire da giugno 2014. Il Sindaco si intesta la paternità di progetti importanti per la nostra città dimenticando che, da consigliere di opposizione aveva sempre avversato tali opere”.

“Oltre ad avere una memoria particolarmente corta – dicono i dem – dimostra tutta la sua ipocrisia politica quando, annunciando la partenza di queste opere, non accenna minimamente a come i fondi siano stati recepiti grazie alla responsabilità delle passate amministrazioni e agli impegni assunti al tempo dalla Regione Umbria e mantenuti tutt’ora. Romizi e la sua Giunta, oltre a tagliare qualche nastro di opere iniziate prima del loro insediamento a Palazzo dei Priori e ad intestarsi opere il cui iter progettuale era già in dirittura d’arrivo hanno pensato bene di stravolgere progetti di riqualificazione cittadina come la tanto discussa biblioteca degli Arconi. In questo caso un progetto lineare e “leggero” con un impatto visivo limitato sullo skyline perugino è stato modificato con uno scempio urbanistico che sta portando alla cementificazione invasiva di piazza della Rupe snaturandone ruolo e funzione”.

“La piazza si sta progressivamente trasformando in un ecomostro con pesanti cubi in cemento figli di una visione limitata e limitante della città senza idee e slanci verso il futuro. Inutile ricordare che il primo progetto di biblioteca prevedesse di contenere l’intera struttura all’interno degli archi senza intaccare il complesso di elementi medievale, ma chiudendo gli stessi con vetrate che avrebbero permesso di ammirare il panorama della media valle del Tevere e, all’occorrenza, grazie al loro oscuramento, di proiettare filmati ed immagini rendendo piazza della Rupe un anfiteatro all’aperto. Nonostante contro questo progetto si siano levate le voci di tutte le associazioni culturali e di tutela del territorio la Giunta sta procedendo spedita verso un annunciato disastro evitando di confrontarsi con i cittadini, preferendo esibire un progetto granitico e immodificabile in assemblee autocelebrative, giustamente, disertate dalla città”.

“Altro intervento di riqualificazione deturpato dalla mano di Romizi è quello dell’ex tabacchificio: si passa da una idea di housing sociale di qualità molto elevata ad un progetto in cui contano solo volumetrie e vani abitativi dando, di fatto, il ben servito al risparmio energetico, al verde cittadino e all’uso consapevole del bene pubblico. La visione limitata che questa Giunta ha in mente si evince chiaramente anche dai progetti presentati per rispondere al bando nazionale per la riqualificazione delle periferie. Forse il Sindaco Romizi, arroccato com’è all’interno della cerchia delle mura, crede che ci sia una diligenza a cavalli che collega la stazione ferroviaria di Perugia con il colle Landone, altrimenti non si spiegherebbe perché invece di ragionare su aree cittadine veramente periferiche focalizza l’attenzione su luoghi a tutti gli effetti centrali della nostra città “bucando” di fatto quella che era la natura del bando; non è un caso che i progetti di Perugia si siano classificati tra gli ultimi. Segno evidente che, quando questa Giunta deve reperire fondi presentando progetti di sviluppo per la città, brancola nel buio e non si schioda da una idea vecchia di città, cementificando e aumentando le volumetrie in aree già congestionate, guardando più al proprio ombelico che al futuro”.

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