Perugia, “La figura di Nerd” sotto la lente della Festa della Rete

PERUGIA – Il talento è bisogno, opportunità, capacità ed entusiasmo. Ma il talento è anche il coraggio di uscire dalla propria “confort zone”, è avere una visione, riconoscere la propria vocazione e perseguirla con impegno. Il talento è, dunque, una sfida all’ovvio. E’ fantasia, diversità e velocità.

Ma, per crescere,  il talento ha bisogno di essere coltivato, stimolato, di essere connesso, di opportunità tecnologiche oggi indispensabili. Per questo, i territori devono essere sfidanti, in grado di stimolare le ambizioni. Le cittàdevono essere una fucina di opportunitàe di capacitàche facilitano le idee, nella quale i talenti hanno possibilitàdi azione.

E’questo, in sintesi, quanto è emerso nel corso del dibattito intitolato “Figura di Nerd”, organizzato dal Comune di Perugia nell’ambito della Festa della Rete, che si è tenuto nel pomeriggio di venerdì9 novembre alle Officine Fratti.

“Le cittàdel futuro -ha detto l’assessore allo Sviluppo economico e Marketing territoriale, Michele Fioroni- non saranno piùvalutate secondo i tradizionali parametri economici, ma dalla loro capacitàdi essere sfidanti, dalla capacitàdi produrre brevetti, spin off universitari o dal numero di start up aperte ogni anno, cosìcome da una nuova concezione dei luoghi. Ecco perchèil nostro compito e la nostra volontà, come amministrazione, èquello di creare un ecosistema urbano in cui siano abbattute le barriere di accesso alle tecnologie, siano stimolate le idee imprenditoriali dei giovani, in cui i giovani stessi abbiano l’opportunitàdi accedere al capitale e di esprimersi in questo territorio. Vogliamo rendere Perugia un luogo delle opportunità.”

Officine Fratti èproprio uno dei nuovi luoghi di opportunità della città, come lo sarà il Coworking di Fontivegge che prenderà il via a dicembre, così come lo sarà il nuovo e innovativo Centro per la Grafica avanzata che vedrà la luce sempre a Fontivegge, facendo del quartiere un luogo deputato alla creatività e ai giovani talenti.

Il tema del talentoèstato, dunque, il filo rosso che ha legato tutti gli interventi del panel, sotto la guida esperta di Marco Mazzoni Sociologo della Comunicazione, docente presso l’Universitàdi Perugia che ha coordinato il dibattito, al quale hanno preso parte Mauro Ferraresi, docente di Sociologia della Comunicazione presso la IULM di Milano, Carlo Battistelli, trentenne perugino, responsabile marketing di Amazon Italia, Letizia Giottoli, anche lei perugina, oggi direttore operativo di Connexia, agenzia di marketing e comunicazione, Roberto Leonardi, Segretario generale Fondazione Fits e Alessio Lucattelli, fondatore della Start up San Papier, entrambi perugini.

Storie di talento, le loro, di successo, ma soprattutto di coraggio.

E da perugini, non hanno fatto mancare una loro considerazione su Perugia, vista con gli occhi di chi ha dovuto affrontare la sfida del talento fuori dalla città.

“Ciòche deve cambiare in Umbria -ha detto Carlo Battistelli- èil ruolo dell’Università, che deve essere in grado non solo di attrarre talenti e formarli, ma anche di trattenerli sul territorio, offrendo loro opportunitàe una visione del futuro. La Perugia che vedo adesso èuna cittàche si apre, che sa cogliere le opportunitàdella digitalizzazione.”

Anche per Letizia Giottoli il punto focale èche troppo spesso i giovani perugini o quelli che si sono formati a Perugia se ne vanno a cercare fuori opportunitàche in cittànon ci sono. “E’fondamentale -ha detto- che un tessuto cittadino abbia la capacitàdi creare risorse. Del resto, ognuno di noi ha un talento, che altro non èche il modo con cui noi stessi ci rapportiamo al contesto ed ènecessario che questo contesto ci aiuti a sviluppare il talento, tassello dopo tassello. La tecnologia èindispensabile, perchèci permette di confrontarci con il resto del mondo velocemente.”

Ma quanto costa la deviazione dal talento? Quanto perdiamo -noi stessi, ma anche la società- quando non coltiviamo la nostra vocazione per principi spesso utilitaristici? E’la domanda con cui Roberto Leonardi ha aperto la riflessione su quanto sia dura realizzare le proprie idee se non si hanno gli strumenti per farlo. Anche se, come ha sottolineato Alessio Lucattelli, non puòrealizzarsi un talento senza una grande determinazione e un forte impegno.

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