Perugia, premio sopportazione a Ponte San Giovanni

PERUGIA – Il bar, il mercato, il tabaccaio, il parrucchiere sono luoghi dove si ascolta la voce del “popolo” e si conoscono prima dei giornali i fatti e i pettegolezzi di un paese, di un rione, di un quartiere. Marcello, contitolare di una parrucchieria per uomo a Ponte San Giovanni, ci riferisce di un cliente che, parlando delle eterne buche su tutte le strade, suggerisce di attribuire a cittadini e automobilisti un “premio di sopportazione” per quanto sono costretti a subire per le strade intransitabili. “Se danno premi di produzione e di merito per il raggiungimento di obiettivi (nessuno sa quali) a dirigenti e impiegati degli enti pubblici: comuni, province e regioni, – dice il cliente di Marcello – non vedo perché anche ai cittadini e agli automobilisti non si debba riconoscere un “premio di sopportazione” per l’incuria e l’abbandono delle strade, la cui responsabilità è sempre attribuita al tempo atmosferico: pioggia, neve, caldo torrido e mai alla qualità dei materiali utilizzati e alla mancanza di professionalità o di attenzione degli addetti”.

Ci sarebbe da individuare a chi spetta sostenere l’onere economico e la sostanza del premio proposto dal cittadino di Ponte San Giovanni. Ma forse ci meritiamo questo: che anche le buche rientrino ormai in una “perversa normalità” accettata di buon grado e senza una volontà e un impegno per invertirne la rotta??? Cicerone diceva: “Usque tandem abuteris patientiam nostram?”

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