Perugia, “Settimana della Scuola”, cardinale Bassetti ha incontrato le rappresentanze studentesche

PERUGIA – L’utilizzo di psicofarmaci da parte di alunni per affrontare verifiche scolastiche ed esami, addirittura di terza media, è stato uno dei temi emersi durante la “Settima della Scuola” (6-11 marzo) promossa dall’Ufficio per l’educazione e la scuola dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve nell’ambito della Visita pastorale del cardinale Gualtiero Bassetti alle comunità parrocchiali del capoluogo umbro. Se ne è discusso all’incontro dei genitori rappresentanti nei Consigli di classe e di Istituto con il cardinale presso la sede dell’Istituto comprensivo “Perugia 5”. Netto è stato il giudizio del dirigente scolastico, prof. Fabio Gallina, nel rispondere ad una domanda di un genitore su questo fenomeno.

«L’utilizzo dei psicofarmaci per me è una aberrazione frutto della nostra società sempre più competitiva e di un errato rapporto scuola famiglia – ha commentato il dirigente –. Somministrare ai propri figli queste sostanze per superare delle prove scolastiche, o anche un esame di stato come è quello di terza media, significa imporre a questi ragazzi un modo di comportarsi che non può essere il loro a quell’età. Alla base c’è sicuramente una interruzione di comunicazione fra scuola e famiglia. Quest’ultima è portata a dare troppa importanza all’apparenza del voto, che diventa una sorta di vessillo da sbandierare da parte dei genitori nel proprio ambiente di vita. Il figlio viene quasi costretto a portare a casa questo vessillo per dare lustro non tanto a se stesso e alla sua formazione in atto, ma alla famiglia. Dall’altra parte c’è probabilmente l’errore della scuola quando avvengono questi fatti, perché la scuola non è riuscita a comunicare, in primis ai ragazzi e poi alle famiglie, che il voto che si ottiene in una verifica non è una valutazione sulla persona o sulla famiglia, ma nient’altro che la misurazione di una prova. Il voto deve servire all’alunno e all’insegnante per capire dove si è arrivati nel percorso formativo ed eventualmente ritarare la formazione successiva. Se c’è corretta comunicazione fra scuola e famiglia – ha sottolineato il prof. Fabio Gallina – e se si riesce a far capire che il voto non è altro che lo strumento per misurare il percorso di apprendimento del singolo alunno, questi fenomeni aberranti non si verificano».

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Perugia, “Settimana della Scuola”: Il cardinale Gualtiero Bassetti ha incontrato le rappresentanze studentesche di alcuni Istituti insieme ai loro professori. Il porporato, soffermandosi sui media nel parlare del “valore ancora attuale della carta stampata” ha detto ai giovani di «assumersi sempre la responsabilità della verità… continuate la vostra buona battaglia”

Il percorso della “Settimana della Scuola” (6-11 marzo), promosso dall’Ufficio diocesano per l’educazione e la scuola nell’ambito della Visita pastorale del cardinale Gualtiero Bassetti alle comunità parrocchiali di Perugia città, giovedì 10 marzo ha fatto tappa all’Istituto “A. Capitini” per incontrare le rappresentanze studentesche di alcuni istituti superiori insieme ai loro professori.
“Anche questa volta – ha spiegato Luca Oliveti, direttore dell’Ufficio diocesano –, come avvenuto negli incontri precedenti, la Chiesa si è messa in atteggiamento di ascolto, per conoscere più a fondo quel vissuto scolastico che parte dalla didattica e che comprende studenti, docenti e genitori, e con il quale la Chiesa vuole colloquiare. ‘Scuola cosa dici di te stessa?’ è lo slogan, parafrasando una frase di Paolo VI, che meglio rappresenta il senso di questa ‘Settimana’, un’occasione per farsi conoscere e collaborare insieme”.
Dopo il saluto di Silvio Improta, dirigente scolastico dell’Itet “A. Capitini”, la parola è passata ai ragazzi che hanno presentato, ognuno in rappresentanza del proprio istituto, alcuni dei principali progetti realizzati in ambito scolastico.

Studenti giornalisti.
Il liceo scientifico “G. Alessi” ha presentato il giornalino d’istituto “La Siringa” composto da una redazione di 20 studenti di varie età. Ogni mese esce un numero per un totale di circa 600 copie e c’è anche il blog e la versione digitale. Nel corso degli anni ha partecipato anche ai concorsi di “Giornalisti nell’erba” ottenendo sempre delle ottime posizioni in classifica. “Noi cerchiamo di fare un servizio alla scuola – ha detto una studentessa della redazione – ma a volte capita di non trovare uno spazio di confronto tra chi scrive e chi legge. Abbiamo notato che in quest’era dei social si pubblica spesso in modo irresponsabile. Noi cerchiamo di pubblicare responsabilmente, però a volte capita che molte persone invece di cercare un confronto insultano senza motivo senza tentare un dibattito”.
“Questo è un grandissimo problema, anch’io mi sono trovato a discuterlo – ha risposto il cardinale Bassetti – e quando sento dire che siamo in un’era della post-verità per cui la verità, il valore oggettivo di una notizia non ha nessun valore, ma ha soltanto valore come io riesco a presentarlo, a camuffarlo indipendentemente se lo presento in maniera falsa o vera, mi crea veramente un grande sconcerto”. Allora cosa fare? “Bisogna combattere a viso scoperto – ha risposto Bassetti –, assumersi sempre la responsabilità della verità. E vi direi come san Paolo: ‘continuate la vostra buona battaglia’”.
Il porporato ha poi sottolineato il valore ancora attuale della carta stampata: “Quello che è scritto sui social oggi, domani scompare, ma quello che si scrive sulla carta stampata rimane, ha sempre un valore oggettivo ed avrà valore anche fra cento anni. Il mio consiglio è di scrivere sempre secondo le categorie della verità e della responsabilità”.

Vicinanza ai terremotati, azioni di solidarietà e immigrazione altri temi trattati.
Un rappresentante dell’Istituto ha poi ricordato che mercoledì 15 marzo, presso i locali del liceo, si terrà un pranzo di solidarietà per raccogliere fondi per i terremotati di Norcia.
Gli studenti dell’Itts “A. Volta” hanno proiettato due video: il primo sul tema della non-violenza dove hanno raccolto frasi ed immagini relativi ad alcuni dei principali protagonisti della non violenza nel mondo, Martin Luter King, Ghandi, Capitini, Papa Francesco; il secondo ha affrontato il tema dell’immigrazione. “Questo fenomeno – ha commentato il cardinale – quando è causato da guerre, persecuzioni civili, fame, violenza per cui uno è costretto a fuggire, è un fatto che sconcerta ancora di più del terremoto. Perché la violenza è la parte peggiore dell’uomo che si scatena e produce l’odio, al contrario dell’amore che è la ragione d’essere della vita di tutte le creature. La violenza e tanti fenomeni migratori sono causati dall’uomo, mentre il terremoto è una sciagura dove nessuno ha colpa, ma scatena anche azioni di solidarietà. Ecco vedere che in un istituto si fanno queste azioni per aiutare i propri fratelli, pur nel vostro piccolo, significa mettere in pratica tutto l’insegnamento del Vangelo”.
“Anche la non violenza – ha proseguito il presule –, di cui avete portato alcuni esempi sia del mondo cattolico che di quello laico e io ci metto anche don Milani che ho conosciuto personalmente, è sempre una pura espressione di amore gratuito che può essere motivata da una spinta religiosa, ma può partire anche dal cuore dell’uomo, quando si apre all’amore degli altri… Per questo, ha sottolineato il cardinale, “tutti questi lavori che avete fatto sono i forti motivi ideologici che devono spingere la vostra vita e le vostre scelte per il futuro, indipendentemente se siete cristiani, praticanti o no”.
Ampio approfondimento sull’incontro del cardinale Bassetti con le rappresentanze studentesche sarà pubblicato dal settimana LaVoce (www.lavoce.it)

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