Perugia, think tank per il settore della distribuzione delle carni

PERUGIA – Favorire la ripresa economica e di immagine del settore distribuzione alimentare e carni, dando alle imprese del comparto il metodo e gli strumenti per comprendere i mutamenti del mercato, migliorare la propria offerta e il rapporto con i consumatori, interpretare il cambiamento e sfruttare i nuovi strumenti digitali. Questo l’obiettivo del “think tank” che si svolgerà il 1° novembre a Torgiano, Perugia, promosso dalle associazioni Confcommercio Fida Umbria-Federazione dettaglianti alimentari e Federcarni Umbria nell’ambito del progetto GooD.

Una esperienza pilota – guardata con grande attenzione dalla Fida nazionale – che riunirà in cinque tavoli di confronto, dedicati ognuno ad una tematica differente, imprenditori guidati da un esperto con il ruolo di moderatore/stimolatore. Tutti di primario interesse e di grande attualità gli argomenti al centro del confronto: come sta cambiando il consumatore; scenari di mercato e nuove forme di convergenza competitiva tra luoghi diversi; come cambia la comunicazione del dettaglio alimentare al tempo di Internet e dei social media; le nuove traiettorie dell’innovazione del dettaglio alimentare; come migliorare il grado di soddisfazione della clientela e la sua fedeltà nel tempo.
La giornata di lavoro prenderà il via, dopo i saluti del presidente Fida Umbria Samuele Tognaccioli e Federcarni Umbria Lucio Tabarrini, con la relazione di Roberto Ravazzoni, professore ordinario presso il Dipartimento di Comunicazione ed Economia – UNIMORE; quindi si attiveranno i tavoli di confronto guidati dagli esperti Sergio Motta, titolare di un noto ristorante-macelleria a Bellinzago (Mi), Renzo Fantucci, docente Università dei Sapori e imprenditore di successo, dei consulenti aziendali e di marketing del settore food Alfredo Renzetti, Roberto Paparelli e Ernesto Beretta. Ai lavori interverrà anche Luigi Rubinelli, direttore responsabile RetailWatch, che coordinerà la presentazione dei lavori di gruppo.

“L’intento di questa iniziativa, che è anche lo spirito del progetto GooD – sottolineano concordemente Tognaccioli e Tabarrini – è che dai focus group e dal confronto generale emergano soluzioni e azioni positive, concrete, capaci di delineare un futuro e nuove prospettive per le nostre attività, risposte efficaci per migliorare la nostra offerta e il rapporto con i consumatori-clienti. A testimonianza del fatto che il mondo delle Pmi del settore alimentare-macelleria, pur in mezzo a tante difficoltà, è vivace, reattivo ed è pronto a cogliere la sfida dell’innovazione e del cambiamento”.

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