Polemica all’ospedale di Orvieto dopo che per ore due bimbi sono rimasti in corsia

ORVIETO – Un caso di malasanità all’Ospedale di Orvieto ha interessato due bimbi che sono rimasti bloccati per ore in corsia al Pronto Soccorso in attesa di una visita. Il primo bambino ha dovuto attendere cinque ore prima che venisse visto da un medico per un dolore alle orecchie. Mentre un altro di sei anni, francese, con una forte tosse, dalle mattina alle 9 è stato visitato soltanto nel pomeriggio. E non sono soltanto questi i soli episodi che hanno interessato il nosocomio orvietano. Mancanza di personale, macchinari ormai desueti, lunghe liste d’attesa, sale operatorie prive di personale, reparti lasciati privi di primari come a oculistica, ortopedia e lo stesso pronto soccorso che sta vivendo una situazione di estremo affanno. Insomma, sebbene la recente nomina del direttore Rita Valecchi, le cose non sembrano ancora prendere una giusta direzione. E non mancano le critiche. I cittadini rassegnati hanno dichiarato di trovarsi costretti a ricorrere a prestazioni a pagamento a causa dei cattivi servizi ospedalieri. Ciro Zeno (Pci) scagliandosi contro la Regione afferma che “si era detto di rilanciare Orvieto come unico ospedale umbro, per posizione geografica e per bacino, in grado di attrarre utenze extra regione masi vede che tutto ciò fa invidia a qualche altro territorio umbro pertanto è in atto un verso smantellamento del nostro ospedale”. Anche CittadinanzAttiva tramite il suo presidente Gianni Mencarelli, sostiene che “ormai la situazione nel nostro nosocomio è incancrenita e metterci una pezza è impossibile. Occorre uscire da questo schema dove quello di Orvieto  deve essere per forza un ospedale delle emergenze e urgenza”. Anche il consigliere comunale Roberta Tardani, in un recente dossier aveva fatto emergere le difficoltà che sta attraversando l’ospedale di Orvieto.

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