Ponte San Giovanni, festa per i 100 anni di Nonna Faustina

PERUGIA – Fiori, piante, sciarpe, collane, messaggi, telefonate: i regali giunti alla centenaria nonna Fausta dall’Umbria, ma anche da Torino e da Nizza, dove risiedono parenti partiti negli anni ’30 da Montelabate. Ma la simpatica nonnetta, guai a chiamarla “vecchietta”, ha chiesto, il giorno del compleanno,  alla figlia e al genero “Ma non si potrebbe andare in pizzeria stasera? Sarebbe un bel regalo!” Il tragitto è breve da Pieve di Campo a via dei Loggi. Luca accoglie la centenaria e offre un “prosecchino” alla comitiva. Poi pizza, una baby margherita per Fausta, acqua minerale e vino bianco. Al momento del caffè la festeggiata chiede  “si potrebbe avere..un amaro?”.

Ma Luca del Nostrano, oltre all’amaro, aveva riservato una sorpresa musicale alla gradita ospite. Infatti il Gruppo Four Seasons inizia il suo programma con gli auguri alla centenaria coinvolgendo nell’applauso e nei complimenti tutti i clienti. Poi Daniela, la cantante, dedica a nonna Fausta la sua canzone preferita “Sola me ne vo’ per la città”, un motivo di successo degli anni ’40. Questo il venerdì. Sabato 26 agosto, primo giorno del secondo secolo dei vita, la festa è proseguita sul piazzale del condominio con parenti, amici, condòmini e con la partecipazione della Pro Ponte, della parrocchia, del Panathlon Club Perugia, di Tommy, il “piccolo sindaco” di Pieve di Campo coordinatore dei ragazzi del campetto dove nonna Fausta ogni tanto passa il pomeriggio, di altri rappresentanti di associazioni ponteggiane e degli amici di famiglia: Giovanni Batta, Giancarlo Lupatelli, Mario Mazzoni, Luca Chiacchiera, Marinella Bragetti, Giulietta Alunni, Giorgio de “La pregiutteria” impegnato ad affettare, in bella vista un saporito prosciutto premiato a Paolo Massobrio del Golosario. Gli auguri dell’Amministrazione Comunale sono stati recati dalla consigliera Lorena Pittola accompagnata da Caterina del Cerimoniale del Comune, felici di conoscere, complimentarsi e di consegnare il dono del Sindaco a una centenaria che “arzilla” è dire soltanto il 50% della sua condizione: infatti, fortunatamente, non grava nemmeno per UN Euro sull’assistenzialismo comunale e statale grazie alla sua salute di cui ha dispensato consigli e suggerimenti durante la festa organizzata nel primo giorno del secondo secolo di vita.

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