Preci, “Curare con le mani”, il  6 agosto un convegno al “Museo della scuola chirurgica” 

PRECI – Il comune di Preci, nonostante le piccole dimensioni, pensa in grande e punta sulle proprie risorse per sfuggire dalla morsa della crisi e dall’omologazione portata dalla globalizzazione.

Sabato 6 agosto 2016 saranno la storia, l’arte e le tradizioni di Preci al centro di una interessante iniziativa che ruotando intorno al museo della scuola chirurgica preciana consentirà di recuperare la memoria del territorio non solo per valorizzare il presente ma anche per individuare nuove strategie di marketing per la promozione turistica e la convegnistica partendo proprio dai ‘cerusici’ preciani che, come è noto, sono annoverati tra i pionieri della moderna chirurgia tant’è che nel 1588 il doctor physicys Cesare Scacchi operò alle cataratte Elisabetta Tudor, regina d’Inghilterra mentre Orazio Cattani,  nel 1601, venne chiamato dal sultano turco Ofma per curare il fratello Amorat e nel 1648 Caterino e Sigismondo Carocci operarono agli occhi l’imperatrice Eleonora d’Austria.  

Da queste premesse prende il via l’iniziativa del 6 agosto che alle ore 16:00, davanti al museo della scuola chirurgica preciana prevede l’installazione di alcune sculture di Jeffrey Isaac e l’ascolto dei suggestivi suoni di Nyla Van Ingeen. A seguire, nella sala consiliare, avrà luogo la cerimonia di donazione al museo della scuola chirurgica preciana della pubblicazione ‘Unicomistica Chirurgia’ del prof. Giacomo Bonafede da parte del sig. Roberto Viola.

Alle 17:00 si terrà il convegno ‘Curare con le Mani’, una florilegio di elogi, arte, storia e tecniche dell’uso della mano per la salute dell’uomo.

Dopo i saluti del sindaco di Preci Pietro Bellini modera e introduce l’incontro il giornalista Andrea Tomasini con una relazione su “mani e medicina: misura, decisione e tecnica”. Sono previste le relazioni del dott. Francesco Guiggi, dirigente chirurgia generale dell’ospedale media valle del Tevere ASL 1 Umbria su “La scuola chirugica di Preci una storia di eccellenza”; del dott. Alberto Patriti, responsabile unità operativa robotica di Spoleto su “Presente e futuro della chirurgia robotica”  e del sen. Domenico Benedetti Valentini su “Un avvocato tra molti chirurghi”.

Il convegno rientra nell’ambito della IX edizione ‘Viaggiatori sulla Flaminia’ curata da Progetto Studio A’87.

È incoraggiante scoprire come un piccolo comune – soprattutto in un periodo in cui la spending review non lascia grandi possibilità di manovra – abbia una così grande vitalità, forza di volontà e riesca ad attuare iniziative di grande spessore e qualità.

«L’obiettivo della nostra amministrazione – afferma il sindaco Pietro Bellini – è quello di continuare ad  investire risorse economiche, culturali e umane sulla storia di Preci e in particolare del  museo della scuola chirurgica preciana perché investire sulla memoria significa investire sul futuro: riscoprire la propria identità, per Preci, significa anche comprendere meglio il presente e quindi programmare con maggiore consapevolezza il futuro, che ha sempre radici antiche».

L’iniziativa di sabato 6 agosto, pertanto, non è sporadica ma è il primo di una serie di incontri su temi legati alla medicina popolare in collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia, di attività laboratoriali nell’antenna dell’Ecomuseo del CEDRAV, di progetti in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica per l’Umbria e le Marche finalizzata a creare una ‘mappa storica e digitalizzata dei chirurghi preciani’.

«Indubbiamente – conclude il sindaco Bellini – attraverso questi approfondimenti vogliamo dare un valore aggiunto al presente e il nostro obiettivo è quello di far conoscere al mondo medico-scientifico internazionale questa terra patria di chirurghi candidando Preci a ‘cittadella della medicina’ aperta a tutta una serie di convegni e di incontri specifici».

Da idee nascono idee; dalla cultura nascono iniziative e a Preci ci sono tutte le premesse per trasformare una singola iniziativa legata al museo della scuola chirurgica preciana in  un mosaico più ampio che, con il tempo, consentirà di far crescere dal punto di vista culturale e socio-economico non solo Preci  ma anche  i territori limitrofi.

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