Preci, volume dedicato al chirurgo Benevoli

PRECI – Nella tarda mattinata di domenica 30 luglio, all’interno della manifestazione “Pane, prosciutto & fantasia” 2017, a Borgo Preci si è tenuta la presentazione della pubblicazione “Antonio Benevoli. Un Preciano chirurgo a Firenze dal 1706 al 1756” alla presenza dell’autore Gian Franco Cruciani, del Professor Romano Cordella e del Presidente del CEDRAV, il Sindaco di Preci Pietro Bellini. Modera il Direttore del CEDRAV (Centro per la Documentazione e la Ricerca Antropologica in Valnerina e nella dorsale appenninica umbra) Fulvio Porena.

Apre in commozione il Sindaco Bellini, ringraziando per la presenza all’evento la Protezione Civile di Baschi e Orvieto che ha trascorso nel territorio i mesi più duri, “i momenti peggiori che non voglio ricordare. Ma noi siamo testardi, e forti. Ci siamo, e vogliamo lasciare un’impronta”. Si ripercorrono le tappe di “Pane, prosciutto & fantasia”, nato nel 2000 sui due binari della promozione del prodotto principe del territorio (il prosciutto IGP) e del sostegno al patrimonio storico-culturale, ponendo il focus sulle tradizioni della comunità che rischiavano di venire perdute. Chiaro il messaggio di Bellini, che sprona le future giunte a tenere conto della crescita attuale – e potenziale – dell’economia legata ai prodotti tipici del territorio.

Prende la parola Gian Franco Cruciani, che erude l’auditorio con una lezione sulle due correnti di pensiero circa la nascita (laica o religiosa) della celebre scuola chirurgica preciana. Per alcuni accademici, essa avrebbe origini endogene – laiche – nel territorio dell’attuale comune; per altri, essa trarrebbe invece le proprie conoscenze dall’operato dei monaci dell’Abbazia di Sant’Eutizio. In ogni caso il Cruciani ricorda come il termine “scuola” venga usato in questo caso impropriamente, giacché intorno alle tecniche chirurgiche preciane non si è mai andata costituendo una vera e propria accademia: esse venivano semplicemente tramandate di padre in figlio.

L’intervento del Prof. Romano arricchisce l’oratorio portando all’attenzione dei presenti la distanza tra l’intraprendenza preciana, sfociata in una forma di empirismo, e quella cerretana, confluita nel commercio delle indulgenze: due diverse modalità di curare i malesseri dell’uomo.

Alleggerisce le tematiche del dibattito il duo di Sonidumbra: Marco e Barbara, definiti dal moderatore Porena “la colonna sonora del CEDRAV”, si esibiscono più volte proponendo stornelli caratteristici in rima al ritmo della danza tradizionale del saltarello.
Con la propria opera il Cruciani sostiene di aver voluto dare spazio al Benevoli, trascurato se non addirittura “maltrattato” dagli storici del territorio, e considerato invece dall’autore il più grande chirurgo dell’epoca. “Ho voluto accoglierlo nel mio cuore, poiché le nostre storie mi sono sembrate parallele: anch’io ho lasciato Preci in tenera età.” Come noto, a Firenze il Benevoli pratica nell’Ospedale di Santa Maria Nuova fino a diventarne Primo Chirurgo nel 1755. “Sono stato a Firenze, a Padova, solamente per ricercare le sue opere…volevo che rifulgesse, e pertanto ho preso a visionare il materiale prodotto da quante più persone si sono occupate di lui.” Ne risultano due poderosi tomi, contententi 370 testi riguardanti l’uomo e l’opera del Benevoli. “Un inno alla sua grandezza.”

In conclusione il Sindaco Bellini interviene nuovamente nelle vesti del Presidente del CEDRAV, informando la platea del progetto di museo diffuso “Preci. Terra dei chirurghi”, momentaneamente riposto nel cassetto a causa del sisma. L’anno prossimo si attende il lancio del tour, confermato finora dall’adesione di 14 città italiane, della mostra itinerante che esporrà tra gli altri gli strumenti chirurgici dell’epoca. “L’auspicio è di rivederla qui a Preci, in cui tutto è nato. Il futuro non è grigio come molti credono: la ricostruzione è partita. Ora vogliamo riprenderci la nostra quotidianeità.”

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