Prende forma la delocalizzazione delle attività produttive a Norcia
NORCIA – La delocalizzazione delle attività produttive prende forma a Norcia. Entro un mese saranno operativi i 27 esercizi commerciali e i ristoranti che si sposteranno dal centro inagibile a fuori le mura della città: all’ex Coc, al parcheggio dell’hotel Garden e all’area di sosta della scuola media dove entro la fine di agosto si sposteranno gli operatori fuori le mura urbiche. Un piccolo segnale di ripresa che punta a ridare un po’ di ottimismo e di fiducia alla popolazione locale. Il vice presidente di “I love Norcia” Alberto Allegrini si ritiene soddisfatto per l’andamento delle cose, affermando che: “Se guardiamo alle altre regioni noi della Valnerina e di Norcia in particolare siamo davvero fortunati. Come terremotati vorremmo di più ma bisogna rendersi conto che non è facile e che rispetto ad altre situazioni siamo davvero molto avanti e meglio gestiti. La Regione, da questo punto di vista, ci è vicina in tutto e per tutto con un contatto diretto h24 con la presidente, l’assessore Paparelli, i tecnici, i dirigenti di cui abbiamo cellulari e riferimenti immediati”. Il prossimo step dovrebbe realizzarsi entro settembre con la conclusione dei lavori e la consegna delle casette, facilitando così da un lato la ripresa dell’economia e dall’altro si scongiura lo spopolamento del territorio, che rappresentato il più grande timore. E questo è ancora più importante alla luce del fatto che in questi ultimi mesi Norcia, specialmente nel fine settimana, ha ricominciato ad essere ripopolata di turisti, vuoi per la curiosità, vuoi per la voglia di assaggiare le bontà enogastronomiche locali. E lo spopolamento del territorio in questa fase dell’anno sarebbe deleteria per l’intera comunità. I residenti di Norcia sono 4500 ma è difficile poterli quantificare oggigiorno e capire quanti se ne sono andati anche perché molti sono ancora alloggiati negli alberghi fuori città ed altri hanno preferito far terminare le scuole ai figli. E proprio per evitare la fuga dei cittadini, ma anche per dare ai ragazzi la possibilità di occupare il loro tempo libero dopo la fine della scuola, che “I love Norcia” sta cercando di rimettere in campo le attività sportive, con la sistemazione delle attrezzature e gli spogliatoi mobili per poter rendere praticabili i campi, riprendere lo sport e le iniziative connesse. Questo per cercare di aggregare i giovani, rafforzare il tessuto sociale e mantenere salda la comunità intorno a manifestazioni anche sportive che creano il senso di appartenenza. Allegrini è convinto che “Se, entro la fine dell’anno, ci permetteranno di partire con i lavori sono certo che in tre anni Norcia sarà ricostruita meglio di prima perché verranno utilizzate tecniche e modelli nuovi, migliori di quelli già esistenti m altre zone sismiche. Sono inoltre convinto che dopo la disperazione e il disorientamento iniziali ci saranno una consapevolezza culturale e una socialità maggiori tanto da rilanciare la città come e più di prima”.