Programma patrimoniale, la prima commissione approva il piano della giunta
Il Programma triennale di politica patrimoniale predisposto dalla Giunta regionale è stato approvato questa mattina dalla Prima Commissione del Consiglio regionale con 4 voti favorevoli
(Pd, Idv) e 4 contrari (Ncd, FI, Fd’I, Udc). L’atto è risultato dunque approvato per la prevalenza del voto del presidente della Commissione, Oliviero Dottorini.
Tra gli obiettivi del Programma, illustrato alla Commissione dall’assessore Fabio Paparelli, presente anche oggi ai lavori, ci sono la revisione della normativa regionale su valorizzazione e alienazione del patrimonio, considerata troppo lunga e complessa; l’utilizzo di aste online per sviluppare procedure di vendita trasparenti e rapide; un forte risparmio legato alla razionalizzazione degli uffici e dei magazzini della Regione; l’emanazione del regolamento del Banco della Terra, per sfruttare i terreni e i beni agricoli con finalità sociali; la migliore destinazione delle case cantoniere e degli immobili degli ex complessi ospedalieri. GLI
Il Programma di politica patrimoniale verrà portato in Aula insieme a due ordini del giorno, firmati da Oliviero Dottorini e approvati questa mattina: il primo (4 sì – 4 no) riguarda le ex case cantoniere e la loro concessione ai Comuni per uso sociale e turistico. In subordine potranno essere le associazioni riconosciute a chiederne l’assegnazione, sempre per le stesse finalità. Se neppure questa ipotesi risulterà praticabile i beni potranno essere diversamente valorizzati o alienati, come proposto dall’assessore Paparelli. L’altro documento (approvato all’unanimità) riguarda l’archivio regionale di Solomeo e chiede che all’atto di trasferimento dei beni e dei volumi lì presenti vengano contattati i Comuni interessati a prenderli in custodia: come ad esempio i beni del lascito Franchetti che potrebbero trovare spazio nella nuova biblioteca di Città di Castello.
Damiano Stufara (Prc – Fds) ha chiesto chiarimenti circa il patrimonio regionale nella città di Terni, i Casali Caicocci di Umbertide, le strutture di San Venanzo e la Rocca D’Aires di Montone. L’assessore Paparelli ha spiegato che ci sarà il trasferimento di tutti gli uffici regionali all’interno del Centro Multimediale, in spazi presi in affitto dal Comune. Palazzo Gazzoli verrà interamente occupato da Tribunale, Procura e Giudice di pace. In questo modo la Regione risparmierà il 20 per cento sui canoni di locazione. Per quanto concerne le altre tenute, se ci saranno impegni da parte dei Comuni per la loro valorizzazione e la manutenzione, casali e palazzi verranno concessi in comodato d’uso alle Amministrazioni comunali.
“Per Caicocci c’è un processo in corso, a San Venanzo stiamo riacquisendo la proprietà da una società inadempiente e a Montone il Comune sembra interessato alla Rocca, ma non ai casali del borgo”.