Regionali, Claudio Ricci: “Ancora ritardi per la nuova giunta”

“Si continua, come se nulla fosse accaduto, a ipotizzare una Giunta regionale basata non sul cambiamento richiesto e sui progetti innovativi necessari ma, esclusivamente, come risultato di un esercizio di potere fra correnti interne e feudi, sempre più piccoli, fa difendere”. Lo dichiara il consigliere regionale Claudio Ricci (gruppo consiliare “Ricci presidente”) rimarcando che gli elettori umbri hanno inviato “un forte segnale di richiesta di cambiamento. E se ci fosse stata una legge elettorale normale e non di dubbia costituzionalità che avesse incluso il doppio turno modello sindaci o almeno una soglia minima per avere il premio di maggioranza, la storia politica della Regione sarebbe già cambiata. Ma il centro sinistra fa finta di non aver sentito il forte campanello d’allarme: dal vantaggio del 30 per cento, che aveva nel 2005 sul centro destra, si è passati ad uno striminzito 3 per cento del 2015, con ancora molte verifiche da fare”.

Ricci prosegue sottolineando che “ormai siamo alla terza settimana dopo le elezioni regionali e ancora rimaniamo in attesa, mentre l’Umbria scivola sempre più in basso, nell’assordante silenzio di molti. Tutto questo mentre nel recente rapporto della Banca d’Italia sull’economia umbra si legge che le persone povere sono cresciute, in pochi anni, dal 2 ad oltre il 10 per cento circa”.

“Faremo noi – conclude Claudio Ricci – ciò che la Giunta regionale non sta facendo, assumendoci, sin da subito, il compito di proporre progetti utili allo sviluppo per creare nuovi posti di lavoro, diminuire le tasse e aumentate il sostegno ai più deboli. Ci aspettiamo dal consigliere regionale anziano un segnale affinché ci faccia conoscere quando intende convocare l’Assemblea legislativa, sperando che non attenda tutto il tempo previsto dalla legge: l’estate è vicina, persone e imprese in difficoltà non possono aspettare lunghe e ormai inutili alchimie politiche”.

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