Regionali, Rubicondi: “Spezzare la spirale dello sfruttamento legalizzato”

PERUGIA – “Il voto per il partito Comunista e per Rossano Rubicondi Presidente è un voto per idee attuabili, idee che possono diventare fatti, qui ed ora, e non un voto nostalgico”.

Il primo impegno che il Partito Comunista si propone di sostenere per il cambio radicale della Regione Umbria è la lotta alla precarietà del lavoro giovanile (e non di rado anche maturo), somministrato, anzi incoraggiato, con strumenti quali Garanzia Giovani e Wellness 30: l’unica garanzia di questi progetti, finanziati da fondi europei, è la garanzia di essere sfruttati per non vedere poi il proprio posto di lavoro riconfermato al termine del progetto.

Tali progetti forniscono alle aziende manodopera a costo zero, dato che il rimborso spese del tirocinante viene erogato dalla Regione (e si attesta sui 500 €) e non prevede alcun contributo, senza vere limitazioni all’orario di lavoro, senza obblighi di sicurezza, e senza alcun vero vincolo alla stabilizzazione del lavoratore. A lavorare per 500 € senza contributi dovrebbero andarci i consiglieri e la giunta che hanno approvato queste norme!

Visto che questi progetti impiegano una ingente quantità di fondi, essi andrebbero dunque profondamente ripensati, in modo tale da garantire nel vero senso della parola l’ingresso di un giovane o di un trentenne nel mondo del lavoro, con un orario ed un salario pari a quello dei propri colleghi, che preveda il versamento dei contributi, la formazione sulla sicurezza e la formazione sindacale del lavoratore in questione.

Inoltre, i fondi andrebbero sicuramente meglio indirizzati: le aziende beneficiarie dei fondi, previsti da tali progetti, andrebbero selezionate secondo criteri che ne certifichino il rispetto delle misure di sicurezza sul posto di lavoro e il rispetto dei diritti dei lavoratori in esse impiegati. Rispetto dei contratti nazionali di lavoro, avvenuta stabilizzazione di lavoratori precari, rispetto dell’orario di lavoro, assenza di incidenti sul lavoro, assenza di vertenze, presenza del sindacato in azienda e formazione sulla sicurezza sono fattori fondamentali per la scelta di un’azienda virtuosa, per garantire ai giovane le vere opportunità di crescita che cercano e meritano.

Basta dunque con il turnover legalizzato di precari sottopagati, che entrano ed escono da aziende che calpestano contratti, norme e diritti: Rossano Rubicondi e il Partito Comunista lotteranno, col sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori umbri, per la fine della scuola di precarietà a cui vengono sottoposti i nostri giovani.

Partito Comunista – Umbria – Per Rossano Rubicondi