Regione, la Prima commissione appova le linee gida per lo sviluppo della società dell’informazione

PERUGIA – La Prima commissione consiliare, presieduta da Andrea Smacchi, ha approvato (con i voti favorevoli di Chiacchieroni, Leonelli, Guasticchi e Smacchi-PD e l’astensione di Nevi-FI e Carbonari-M5S) le “Linee guida strategiche per lo sviluppo della società dell’informazione” e la clausola valutativa sullo stesso argomento in riferimento agli anni 2014-2017. Tali atti passano ora all’esame dell’Aula, dove per la maggioranza sarà relatore il presidente Smacchi (PD) e per la minoranza il consigliere Nevi (FI). Successivamente la commissione ha avviato l’iter di un’altra proposta di legge, quella riguardante “Nomine di competenza regionale e proroga degli organi amministrativi, di iniziativa dei consiglieri Smacchi (Pd) e Carbonari (M5s), di cui è stato approvato,
all’unanimità, l’articolo uno, rinviando il resto alla prossima seduta.

La proposta di legge di iniziativa della Giunta riguardante l’Agenda digitale ha come obiettivi l’alfabetizzazione informatica dei cittadini e il completamento della digitalizzazione dei servizi pubblici, a partire dalla sanità, ma è rivolta anche alle imprese attraverso l’integrazione delle tecnologie digitali. L’investimento complessivo allocato sui progetti presentati dal 2014 a oggi è di 31milioni di euro, di cui 21 afferiscono a questa legislatura.  Per la banda ultralarga, dopo i 46milioni di euro investiti già nella scorsa legislatura, ne sono previsti altri 56 per il quinquennio 2015-2020. Le risorse  rovengono per oltre la metà del totale da fondi europei (Fesr) e per la restante parte da risorse regionali per il sistema sanitario e per quello informativo. La progettazione regionale dovrà essere coordinata anche con quanto prevede il Piano digitale nazionale, legge
dello Stato approvata nel giugno scorso.

Giudizi difformi sulla clausola valutativa: per il capogruppo di Forza Italia Raffaele Nevi il documento “contiene solo l’elencazione di dati e risorse da investire, ma non dice nulla sugli effetti della legge “9/2014”, non si Sto arrivando! quali vantaggi abbiano avuto i cittadini nel periodo di tempo considerato anzi, negli uffici della pubblica amministrazione continuano ad affluire enormi montagne di carta, quindi gli effetti della semplificazione non si vedono, ma di questo non vi è notizia nella clausola valutativa, che si riduce all’elenco di quel che è stato messo in campo, senza considerare gli effetti”.

L’assessore Bartolini ha replicato che il consigliere Nevi, “proprio in qualità di presidente del Comitato di monitoraggio, dovrebbe conoscere bene il problema di fondo, vale a dire che il controllore deve prevedere in che tempi e modalità fare il controllo. Avete, come Assemblea legislativa, l’onere di determinare le regole per i controlli – ha concluso l’assessore – e comunque accetto la sfida e mi metto a disposizione. Lavoriamoci”.

Il presidente della Commissione, Andrea Smacchi, ha rilevato che “gli oltre cento milioni di investimento testimoniano l’impegno della Regione e la volontà di andare avanti e sviluppare Agenda digitale e società dell’informazione, nell’interesse di cittadini e imprese”. Per Gianfranco Chiacchieroni (Pd) è necessario “diffondere il processo di
formazione e adeguamento tecnologico. Categorie economiche, scuola e Pubblica
amministrazione sono i tre attori del processo e dovranno sempre più integrarsi”.

Per Maria Grazia Carbonari (M5s) “il documento contiene molti dati e tecnicismi, ma non si riesce a capire se la legge funziona o no. Servirebbe una missione valutativa in collaborazione tra gli uffici di Giunta e Consiglio”. Per Claudio Ricci (Rp) “bisogna insistere sulla formazione a tutti i livelli. Le piccole attività artigianali e imprese familiari non sfruttano ancora la tecnologia e la possibilità di inserirsi nel commercio online”.

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