Regione, Ricci boccia i primi cento giorni della Marini

PERUGIA – Bocciatura netta. Claudio Ricci, portavoce del centrodestra in consiglio regionale non fa sconti ai primi cento giorni di Catiuscia Marini e del centrosinistra nella stanza dei bottoni di Palazzo Cesaroni. Ricci parla di “assenza di slancio e proposte” e ha un giudizio negativo anche sulla relazione programmatica letta dalla presidente, “così di ampio orizzonte e generica da apparire leggiadra”.

“L’unico atto concreto portato in consiglio regionale – aggiunge – è stato il rendiconto di bilancio 2014 sul quale la Corte dei conti ha utilizzato, per più volte, su alcuni aspetti fra cui le società partecipate, le parole ‘inefficienti’ e ‘sprechi’”. L’ex sindaco di Assisi è critico anche verso una parte del consiglio sui temi legati alla discriminazione e le stilettate più forti arrivano però sulla stazione Media Etruria: “Si vorrebbe svendere l’Umbria alla Toscana. La misura è colma. L’Umbria affonda diventando una Regione povera del sud Italia mentre si stampano paginate pro Governo regionale e le oltre 30 mozioni e disegni di legge su progetti per il cambiamento, presentati dall’opposizione di centro destra e liste civiche, si accumulano nelle stanze del palazzo”.

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