Riapre l’Abbazia di San Pietro in Valle di Ferentillo

FERENTILLO – Chiusa dal 30 ottobre scorso a causa del terremoto, oggi, dopo aver superato tutti i controlli di rito, l’Abbazia di San Pietro in Valle, a Ferentillo, ha riaperto le proprie porte ai visitatori, riservando anche qualche novità in campo archeologico grazie alle recenti indagini svolte con i georadar.

Lesionata lievemente nella parte del transetto e dell’altare, oltre che in alcuni affreschi, e in attesa che vengano realizzati gli interventi per evitare rischi futuri, secondo i tecnici che in questi mesi hanno svolto i sopralluoghi la chiesa ad unica navata del VII secolo non presenta pericoli di crolli e quindi può di nuovo essere aperta al pubblico.
Le prime visite ufficiali si sono svolte questa mattina nel corso di un evento al quale hanno preso parte l’arcivescovo di Spoleto, Renato Boccardo, il sindaco di Ferentillo, Paolo Silveri, e lo storico dell’arte Luca Tomìo. Quest’ultimo ha illustrato i risultati delle ricerche svolte nelle ultime settimane nell’area intorno all’abbazia, dalle quali è emersa la probabile presenza, sul piazzale d’ingresso, di una necropoli longobarda. Sulla parte posteriore della chiesa sono stati invece rilevati dei profondi archi che sostengono la strada, che potrebbero risalire all’epoca romana, stessa datazione di un mosaico che si trova nella parte posteriore dell’altare. “La recente indagine di Tomio – spiega il sindaco – conferma sospetti che abbiamo sempre avuto. Saggi archeologici, fatti con rigore scientifico, sicuramente potrebbero portare a risultati molto rilevanti, dandoci anche una mano a ripartire dal punto di vista turistico”.

Secondo Silveri è infatti necessario, dopo il terremoto, “lanciare un messaggio rassicurante ai turisti che vogliono visitare questi luoghi, anche spiritualmente coinvolgenti. Non c’è alcun tipo di pericolo a venire da queste parti”. “E’ nostra volontà – continua – puntare l’attenzione anche sui Comuni che, pur non avendo subìto grossi danni come quelli più colpiti dal sisma, stanno subendo una ricaduta micidiale sotto il profilo economico. Siamo accumunati dalla stessa sorte per quanto riguarda la paura delle persone ed anche noi abbiamo bisogno di attenzione e sostegno, perché vogliamo essere ancora un punto di riferimento per il turismo”.

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