Rinvio a giudizio sindaco Terni, il Pd: “Non cambiano i nostri intendimenti”

TERNI – “Un rinvio a giudizio non è una condanna e non cambia i nostri intendimenti”: a dirlo, in una nota, sono il responsabile enti locali del Pd Umbria, Andrea Pensi, e i segretari provinciale e comunale del Pd Terni, Carlo Emanuele Trappolino e Jonathan Monti, dopo che il gup ha disposto il processo nei confronti del sindaco Leopoldo Di Girolamo nell’ambito del procedimento sullo smaltimento del percolato della discarica di vocabolo Valle.

“Le notizie che oggi arrivano dal tribunale di Terni – scrivono i tre – ci trovano sereni e intenzionati a seguire il percorso già condiviso e definito nei giorni scorsi: dimissioni del sindaco e apertura di una nuova fase per la città solo dopo il ricorso sul piano di riequilibrio, fondamentale per cercare di scongiurare effetti nefasti per la città e per i cittadini, come impennata delle tasse e del costo dei servizi e blocco dei mutui”.

Secondo Pensi, Trappolino e Monti “il rispetto per le istituzioni e per le comunità che queste sono chiamate a guidare implica anche il rispetto per l’orientamento garantista sancito dalla Costituzione, dovrebbe rifuggire le speculazioni elettorali e venire prima degli interessi particolari”. Gli esponenti democratici ribadiscono quindi il loro “sostegno al sindaco e alle persone coinvolte nell’inchiesta, che sapranno chiarire la propria posizione”.

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