Scontro M5S – Palazzo Cesaroni sulle Audizioni della Commissione Antimafia. Grillini: “Ingerenze della Prefettura”, Porzi: “Rilievi corretti”

PERUGIA – Scontro tra il M5S e la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Donatella Porzi, sulle audizioni che ha avviato la commissione Antimafia di Palazzo Cesaroni.

“Oggi si è verificata un’ingerenza gravissima della Prefettura sulle prerogative dei consiglieri regionali e della Commissione Antimafia a Palazzo Cesaroni. L’ennesimo segnale del cortocircuito istituzionale in corso in Italia”. È quanto dichiara il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati.

“Questa mattina – prosegue Liberati – in Commissione d’inchiesta ‘Analisi e studi su criminalità organizzata, infiltrazioni mafiose, tossicodipendenze, sicurezza e qualità della vita’ è accaduto un fatto del tutto irrituale. All’ordine del giorno era prevista l’audizione del comandante provinciale dei Carabinieri e di quello della Guardia di Finanza. Al loro posto, invece, abbiamo ricevuto una comunicazione del Prefetto di Perugia che, con toni assolutamente fuori luogo, ci dava notizia del fatto che i predetti dirigenti dello Stato non potevano essere presenti, adducendo motivazioni per niente rispettose del mandato elettivo e della Commissione medesima. Sono il primo a dire come la Regione Umbria non brilli assolutamente per capacità di affrontare i problemi, ma è altrettanto vero che, nelle istituzioni democratiche, ognuno deve stare al suo posto: il Prefetto di Perugia, pertanto, non provi più a metter bocca su questioni attinenti il ruolo precipuo dell’Assemblea garantito dalla Costituzione altrimenti ne chiederemo ufficialmente la rimozione”.

“Si tratta – continua Liberati – di un fatto di assoluta gravità e che, addirittura, arriva a quattro mesi dalla prima richiesta di audizione degli stessi comandanti. È una vicenda che non trova giustificazione nemmeno nell’invocata ‘leale collaborazione’, perché se il Prefetto avesse davvero ricercato tale ‘collaborazione’, avrebbe esternato in ben altri tempi e modi le sue valutazioni. Ammesso che queste abbiano un senso, visto che travalicano abbondantemente il limite dell’accettabilità. La missiva della Prefettura va pure contro la prassi sin qui seguita, visto che i comandanti regionali e provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza sono già stati ascoltati in passato dalla Commissione regionale antimafia, senza che si registrasse problema alcuno. Per questo chiediamo che la Commissione venga posta nelle condizioni di operare e che le audizioni vengano effettuate al più presto. E soprattutto – conclude Liberati – chiediamo il rispetto da parte di tutte le Istituzioni, a partire dalla Prefettura, nei confronti dell’Assemblea legislativa dell’Umbria e dei rappresentanti eletti dai cittadini”.

“Questa Presidenza non condivide le considerazioni e valutazioni espresse dal capogruppo del Movimento 5 Stelle nei confronti del Prefetto di Perugia per le procedure da lui indicate per l’audizione dei comandanti provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza nella Commissione d’inchiesta sulle infiltrazioni criminali”. Così la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria Donatella Porzi che interviene su quanto dichiarato dal capogruppo regionale del M5S in merito alla mancata audizione dei rappresentanti delle due forze dell’ordine nella seduta odierna della Commissione d’inchiesta.

La presidente Porzi ritiene che il Prefetto di Perugia abbia indicato la “corretta procedura, costituzionalmente garantita, per la convocazione di rappresentanti delle Forze dell’Ordine negli organismi istituzionali, come peraltro più volte da me ricordato ai presidenti delle Commissioni. Sarà quindi cura di questa Presidenza, insieme al presidente della Commissione d’inchiesta sulle infiltrazioni criminali, assicurare il corretto procedere del programma di audizioni che l’organo dell’Assemblea legislativa si è dato”.

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