Sisma, lo stato della ricostruzione analizzato dalle professioni tecniche

FOLIGNO – Per capire innanzitutto come poter accelerare il processo di ricostruzione post terremoto, mercoledì 13 settembre si sono riuniti a Foligno i presidenti degli ordini e dei collegi delle professioni tecniche delle province che fanno parte del cratere del sisma. “Un’iniziativa molto importante – ha commentato Alfiero Moretti, direttore dell’Ufficio speciale per la ricostruzione della Regione Umbria e vicepresidente dell’Osservatorio nazionale ricostruzione – perché i professionisti sono tra i principali protagonisti e attori in questa fase”.

Il dirigente era, infatti, presente all’incontro e si è così potuto relazionare con geometri, periti agrari e industriali, architetti, dottori agronomi e forestali, geologi e ingegneri provenienti dai territori di Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, L’Aquila, Macerata, Perugia, Rieti, Teramo e Terni. “Questa momento di confronto era un’esigenza sentita da tutti noi – ha sottolineato Enzo Tonzani, presidente del Collegio dei geometri di Perugia –. Ognuno ha portato e condiviso la propria esperienza, anche di rapporti con le istituzioni. Riuscire a parlare tutti lo stesso ‘linguaggio’, tecnici e funzionari delle diverse regioni, consentirà sicuramente di far fare un passo avanti alla ricostruzione”.

“La ricostruzione è avviata – ha quindi spiegato Moretti –, ma come in ogni occasione pensiamo che si sarebbe potuto fare prima e meglio. Rispetto ad altre esperienze, però, non siamo indietro e il processo sta andando avanti. Indubbiamente è un fenomeno ampio, aggravato dal ripetersi di eventi sismici e la fase di accertamento dei danni è proseguita per diversi mesi proprio per il succedersi delle scosse”. In merito sono stati anche forniti alcuni dati rispetto alla situazione attuale: 100mila sono gli edifici danneggiati in tutto il cratere di cui circa 13.500 solo in Umbria e nelle nove province interessate sono mille le pratiche di progetti già presentate (140 in Umbria e sei già rilasciate) e altre mille quelle in lavorazione. Di 14mila iscritti all’Elenco speciale dei professionisti istituito dal Commissario straordinario ricostruzione sisma 2016 sono almeno 3mila quelli coinvolti. “Visto il numero dei professionisti – ha dichiarato Moretti – ci aspettavamo e ci aspettiamo che i progetti possano aumentare velocemente. Pensavamo che molti di più facessero ricorso alla ricostruzione a ‘burocrazia zero’, senza cioè autorizzazioni preventive, ma pochi invece ne hanno fatto uso e ciò ha consentito di aprire meno cantieri”. “Probabilmente – ha proseguito Moretti –, la fiducia, almeno nei mesi scorsi, non era elevata e qualcuno avrà pensato che i soldi non ci fossero e che poi tutto il costo dell’intervento non sarebbe stato coperto dal contributo. Di fronte a questa incertezza, qualcuno ha preferito aspettare per presentare la pratica”. “Anche noi professionisti – ha infine affermato Tonzani – stiamo cercando di capire quali siano i problemi e, purtroppo, non abbiamo una ricetta precisa. Oggi stiamo tutti insieme studiando per migliorare la macchina della ricostruzione e farla camminare più velocemente”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.