Spoleto, 97 iscritti all’attività di protezione civile. I numeri decollano

SPOLETO – Il Consiglio comunale vuole a tutti i costi diminuire la lista di mozioni e interrogazioni. Nell’assemblea di ieri pomeriggio la coordinatrice del gruppo comunale di protezione civile Stefania Fabiani ha reso nota l’attività svolta dai volontari nel 2015. Ai 62 volontari iscritti nei primi mesi del 2015, ne sono seguiti ulteriori 35 a ottobre scorso. Dei 62 iniziali, oggi, 21 sono esperti in materie tecniche, 5 in materie socio sanitarie e ulteriori 36 in attività di logistica.

Nel 2015 sono state acquistate 30 divise e 50 pettorine, oltre ad attrezzature per la gestione delle attività di protezione civile. Il totale con una spesa di 17.500 euro, derivanti dai fondi comunali.

Nel corso dell’assemblea è stata poi presentata l’interrogazione del consigliere Pd, Paolo Martellini. Il consigliere interroga l’amministrdzione sul perché “lo Sportello camerale è rimasto a Foligno e a Città di Castello, mentre a Spoleto è stato chiuso”.

“Nessuno mi ha avvertito di questo – ha risposto Zefferino Monini – immagino sia una decisione presa sulla base dei numeri, ma vado a intuito. Comunque mi informerò all’ufficio preposto”. Giampaolo Emili della Lista Due Mondi, ha invece chiesto ali’ assessore Vincenza Campagnard “Spoleto non risulta nelle associazioni di riferimento – ha detto, in estrema sintesi – storicamente Spoleto è da sempre la città della cultura, ma anche dell’olio, del tartufo e del vino”. “Non bisogna fare una questione di campanile, ma qualcuno più furbo di noi ha pensato bene di svuotare il paniere – la risposta della Campagnani – ora bisogna ricostruire i rapporti, cerchiamo di guardare avanti. Ma non dobbiamo parure dal fatto che se siamo iscritti valiamo, sennò no. Prima devono venire le idee i progetti e i programmi, per poi attingere anche ai fondi del Psr”.

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